Si riapre il “caso” aeroporto di Peretola dopo la fitta nebbia di sabato 4 gennaio. Marco Carrai, presidente di Toscana Aeroporti, ha ribadito la necessità di realizzare la pista da 2.400 metri. Gli fanno ecco Paolo Gambaro e Benedetta Ammannati, amministratori della pagina Facebook “W la nuova pista di Peretola”
“Ieri a Firenze trentuno aerei su trentuno non sono riusciti ad atterrare, diverse migliaia di persone non sono riuscite a partire o arrivare nella nostra città. I fiorentini si meritano davvero questo? Abbiamo avuto l’ennesima conferma che Firenze è priva di quella dotazione infrastrutturale di base che qualsiasi città di medie dimensioni dovrebbe avere.
Per ogni città la dotazione di un aeroporto efficiente e la disponibilità di adeguati collegamenti aerei rappresenta un asset indispensabile, precondizione per la competitività del territorio, la sua capacità attrattiva, determinante per il sistema produttivo e l’occupazione.
Un aeroporto dunque fortemente problematico che a causa delle lunghe attese a terra e in volo degli aerei che non riescono ad atterrare o decollare, delle procedure di atterraggio ripetute più volte, dei dirottamenti su scali lontani e dei successivi lunghi trasferimenti via terra aumenta inutilmente le emissioni acustiche ed atmosferiche.
Il problema della nebbia puntualmente ritorna in auge a gennaio scombussolando spostamenti anche nel periodo delle feste natalizie e provocando grandi disagi e maggiori costi per i passeggeri dello scalo fiorentino perché, se a Firenze si contano mediamente 27 giorni di nebbia annui, è gennaio quello con il numero maggiore di giorni, ben sette.
Purtroppo (o per fortuna) gennaio è anche il mese di Pitti Immagine, l’attesissima rassegna dell’alta moda uomo che registra quindi molti arrivi da tutto il mondo e anche nel 2020 i buyer e tutti gli operatori della moda troveranno, ancora una volta, un aeroporto non all’altezza della città e della moda italiana.
La nuova pista, al contrario, consentirebbe di scongiurare il problema dei voli cancellati e dirottati in giornate di scarsa visibilità proprio come quella vissuta ieri da migliaia di passeggeri. Per tutto quanto sopra auspichiamo quindi un pronunciamento favorevole del Consiglio di Stato che permetta alla città di svilupparsi e crescere senza pesare sui cittadini sorvolati e senza costringere chi si sposta, per lavoro o per svago, a estenuanti viaggi per dirottamenti non previsti e ahimè molto frequenti“.
E scusate…come per grazia di Dio la nuova pista elimina la nebbia? Forse viene con un sole portatile artificiale???!! Sembrerebbe solo peggiorare, visto che aumenterebbero di 5 volte il numero dei voli, le dimensioni degli aerei, e il rischio di schiantarsi su Firenze e di abbattere la cupola del Duomo!!
E le emissioni….non ne parliamo! Meglio se ieri non hanno volato, dato che siamo da giorni ben sopra i limiti si sicurezza per qualita’ dell’aria in tutta la piana….
Domani in auto non si potrà circolare mentre aerei, altamente inquinanti potranno atterrare quasi in centro Città.
Cioè,la nebbia sparirebbe per magia con la pista più lunga..?.ma questi non sono andati neanche a scuola…e sarebbero i dirigenti di una società quotata in borsa?,…sono loro a manovrare il senatore e a rimpallare per 25 anni i loro investitori arabi e argentini…? Mah.. domani compro in banco di frutta al mercato e telefono all’argentino ,gli racconto due cazz…te mi faccio dare i soldi e diventerò milionario in tre mesi senza vendere una pesca…e poi quando mi chiederà il suo tornaconto gli dirò che c’era la nebbia…e amici come prima.