Com’era prevedibile continua la polemica sulla gestione e manutenzione del parco del Neto in seguito al ritrovamento di alcuni animali morti cui è seguita la chiusura del parco.
In attesa delle analisi che dovrebbero chiarire le cause della morte degli animali stessi, riportiamo di seguito sul comunicato congiunto di Lega e Fratelli d’Italia:
“A seguito di numerose segnalazioni da parte della cittadinanza in merito alla scarsa manutenzione evidenziata relativa allo stato dei luoghi, nonché la presenza di animali deceduti che emanavano cattivo odore e uno stato di degrado generalizzato, è stata disposta la chiusura del Parco in data 16/08/19 da parte del Sindaco di Calenzano Riccardo Prestini.
Il provvedimento è stato disposto per consentire alla ASL Veterinaria e alla Polizia Municipale di eseguire accertamenti per stabilire le cause del decesso di 10 anatre, 1 gallo, alcune galline e un coniglio. Anche i Vigili del Fuoco nei giorni precedenti avevano effettuato un sopralluogo a seguito di segnalazioni.
Lo stato di trascuratezza, abbandono e degrado era però già stato ampiamente evidenziato dalla cittadinanza nei mesi precedenti, in particolare del giardino e dei laghetti.
Ci domandiamo pertanto perchè si è arrivati a questo provvedimento di chiusura in extrema ratio, nonostante l’approvazione del Piano Strutturale Intercomunale di Calenzano e Sesto Fiorentino, visto che dal 1° Gennaio del 1993 esiste un rapporto di collaborazione tra i due comuni, mediante convenzioni per la gestione e la manutenzione del Parco.
In particolare ci domandiamo se e in che modo, sono stati spesi i soldi ripartiti tra i due comuni nella misura di 1/3 per il Comune di Calenzano e di 2/3 per il Comune di Sesto Fiorentino per la manutenzione ordinaria, nonché le spese per la manutenzione straordinaria, concordate annualmente tra i due comuni previste al 50%. Come si evince dalla delibera del Consiglio Comunale n.28 del 25/03/19 è stata rinnovata la convenzione per un periodo di 5 anni ( dal 2019 al 2023), con una spesa annua prevista di 80.000 euro per la manutenzione ordinaria, di cui 1/3 per il Comune di Calenzano e 2/3 per il Comune di Sesto Fiorentino.
Nonostante la gestione Intercomunale tra Calenzano e Sesto Fiorentino (che dovrebbe per alcuni aspetti rappresentare un punto di forza per la gestione della cosa pubblica), non emerge visto il provvedimento preso di chiusura del Parco, un’ adeguata programmazione ed integrazione ad hocdi interventi di tutela, controllo, vigilanza e manutenzione sia della flora che della fauna, anche in merito alla mancata vigilanza h.24 dello stesso, che aumenterebbe certamente la sicurezza non solo dell’ambiente ma anche delle famiglie, degli anziani e dei bambini che frequentano il parco.
E’ evidente che entrambi i comuni sono parte in causa in questa vicenda tutta da chiarire. Certo è che disporre la chiusura ( seppur necessaria per poter espletare i dovuti accertamenti) nel pieno del periodo estivo e quindi nel momento di massima frequentazione del Parco, non solo ha prodotto un danno alla cittadinanza per l’impossibilità di frequentare questo importante luogo paesaggistico ma ha evidenziato sopratutto un inadeguato investimento economico e progettuale di tutela del patrimonio naturale.
Cosa risponde, per ciò che ci compete territorialmente quindi il Sindaco Falchi e la Giunta in merito a questa triste vicenda, vista anche la maggiore quota di disponibilità economica di spesa prevista dal Piano Intercomunale?
Il Comune di Sesto Fiorentino è in grado di tutelare la flora e la fauna di un patrimonio paesaggistico di inestimabile valore presente nel nostro territorio, nonché garantire controllo e sicurezza dello stesso? O forse questa gestione e controllo per cosi dire “a maglie larghe” rischia di farci conoscere solo per casi di cronaca?
Queste le dichiarazioni di Pancani Daniela, Responsabile Lega Sesto Fiorentino, Alessandro Scipioni, Responsabile Provinciale Lega, Filippo La Grassa, Responsabile Lega della Piana Fiorentina, e Romeo Rosano, Portavoce FDI Sesto Fiorentino.