C’è il timbro del centro postale di Sesto Fiorentino sulla lettera di minacce recapitata la scorsa settimana all’allenatore dell’Inter Antonio Conte. Significa che quella busta è stata imbucata nel territorio di competenza di quel centro. Che è comunque molto vasto: oltre a Firenze e provincia, copre infatti gran parte del sud e pure dell’Umbria.
La provenienza – scrive La Nazione – è comunque oggetto dell’inchiesta che la procura di Milano ha aperto in seguito all’arrivo della missiva nella sede della società nerazzura. Le indagini sono affidate ai carabinieri. Dentro la busta transitata da Firenze c’era una cartuccia da fucile calibro 22, quelle a pallini usate dai cacciatori, e accuse farneticanti e in un italiano sgrammaticato rivolte all’allenatore, ai suoi stretti collaboratori, e alla sua famiglia.
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