Moderna figura complessa e discussa, esponente attivo di un cattolicesimo ‘rivoluzionario’, scrittore aspro e originalissimo, Lorenzo Milani Comparetti (Firenze 1923-1967) nasce e cresce in una famiglia agiata e colta (privilegio che non si perdonerà mai), di origine ebraica. Battezzato durante le persecuzioni razziali, nel 1943 Lorenzo Milani entra in seminario a Firenze, e diventa sacerdote; cappellano a San Donato di Calenzano, vi fonda una scuola serale; presto rimosso dall’incarico e, nel dicembre 1954, mandato come priore a Barbiana, minuscola parrocchia di montagna nel Mugello, continua la sua attività didattica, all’insegna del motto “I care” (“Mi interessa”, opposto allo slogan fascista “Me ne frego”), in due stanze annesse alla canonica: le lezioni, che non conoscono né domeniche né vacanze,
raccolgono i ragazzi dei dintorni, figli di contadini e di operai.
Gravemente malato dal 1960, muore il 26 giugno 1967.
AdnKronos