L’Italia s’è destra

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Palazzo Chigi
Palazzo Chigi - Foto: TuttoSesto

Non sarà il blu dipinto di blu cantato da Domenico Modugno, ma azzurro sicuramente sì. L’Italia vira a destra, fortissimamente a destra. In maniera netta e decisa. La vittoria di Fratelli d’Italia, arrivata nelle prime elezioni post pandemia, certifica quanto emerso alla vigilia dell’appuntamento elettorale e cioè il riemergere, nel nostro Paese, delle posizioni conservatrici. Inutile girarci intorno: per il partito guidato da Giorgia Meloni si tratta di un successo storico, epocale, costruito nel tempo, con pazienza.

Il risultato di domenica 25 settembre 2022 è destinato a cambiare la storia e la geografia della politica italiana. Per la prima volta sarà una donna a comandare a Palazzo Chigi. I numeri parlano chiaro. Nel 2018 FdI conquistò il 4,4% dei consensi alla Camera dei Deputati e il 4,3% al Senato. Quattro anni dopo lo scenario si è ribaltato, con la percentuale salita al 26% sia alla Camera che al Senato. Statistica impressionante anche se il dato sull’affluenza non può e non deve essere messo in secondo piano: 63,91%, 16 milioni e mezzo di cittadini hanno deciso di disertare le urne. Per la prima volta nella storia della Repubblica italiana, meno del 70% degli aventi diritto è andato a votare per le elezioni politiche.

Il trionfo di Fratelli d’Italia conferma la crisi del Partito Democratico che ottiene solo il 19% dei voti (18,96% al Senato; 19,06% alla Camera). I dem si allineano sui livelli del 2018 quando raccolsero il 19,1% al Senato e il 18,8% alla Camera. Le conseguenze già si vedono visto che il segretario Enrico Letta ha annunciato che al prossimo congresso non si presenterà da candidato. A proposito di congresso, la scadenza naturale è fissata a marzo 2023. Parola di Debora Serracchiani intervistata da La 7. Non sarà un po’ troppo…presto?


L’amore per Fratelli d’Italia cresce anche a Sesto Fiorentino e Calenzano (I RISULTATI SONO NELLA TABELLA ALL’INTERNO DEI SINGOLI ARTICOLI SUL SITO). Il paragone con quattro anni fa non lascia adito a dubbi. Fa rumore il tonfo della Lega (ovviamente anche a livello nazionale) e del Partito Democratico. Le elezioni di Ilaria Cucchi (U04-Firenze) al Senato e di Federico Gianassi (U07-Firenze) ed Emiliano Fossi (U08-Scandicci) alla Camera sono le uniche consolazioni della sinistra. La provincia di Firenze resta una delle ultime “roccaforti rosse” o, come ha scritto l’ex sindaco di Campi Bisenzio sui social, “l’ultima frontiera”. Ma non basta. Un conto è perdere 1-0 giocando bene; un altro – ed è quello che è successo – è perdere 4-0 venendo presi a schiaffi dall’avversario. L’Italia s’è… destra. La sinistra cosa vuol fare da grande?

STEFANO NICCOLI

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