Martedì 27 maggio, dalle 11 alle 13, presso la pasticceria Fani di Sesto Fiorentino (FI) ha avuto luogo la quarta edizione del concorso gastronomico “Lo zuccotto fiorentino – Il Rinascimento in tavola” aperto a pasticcerie e gelaterie dell’area metropolitana.
Vincitore con 74 punti è risultata la Pasticceria gelateria Pimpina (Montelupo F.no e Cerbaia) che ha staccato di 7 lunghezze la Pasticceria bar Gelli di Prato (vincitore della scorsa edizione). Terza classificata con 65 punti la Gelateria erta del Bau a Firenze (via Paoletti).
ORGANIZZAZIONE
Il concorso è stato organizzato da Festival delle Pasticcerie (Maurizio Melani, giornalista e docente universitario) e da Casa della Nella (catering di tradizioni locali dello chef Massimo Cortini): storiche organizzazioni che dal lontano 2005, in compagnia del giornalista Beppe Pirrone, hanno creato i primi pastry contest a Firenze legati alle tradizioni pasticcere locali. In particolare “La miglior schiacciata alla fiorentina” (dal 2005 il concorso più longevo della Toscana) e “La miglior schiacciata con l’uva” (dal 2007). Poi sono arrivati “Il cantuccio classico”, “Pan di ramerino”, “Il Budino di riso”. Ricordiamo che Festival delle Pasticcerie è un contenitore di oltre 150 aziende tra pasticcerie, forni e gelaterie di Firenze, Prato e provincia al quale aderiscono tutti i nomi storici e più conosciuti.
PARTECIPANTI
Qui di seguito la lista completa suddivisa per Comune di provenienza: Gelateria Barroccino, Gelateria Erta del Bau, Gelateria Non solo gelato, Pasticceria Bellucci, Pasticceria Cesare (Firenze), Pasticceria ristorante Cocciopesto, Pasticceria Vannino (Calenzano), Pasticceria Ginella (Grassina), Pasticceria gelateria Pimpina (Montelupo e Cerbaia), Pasticceria Delizia (Poggio a Caiano), Pasticceria Gori e Pasticceria Bar Gelli (Prato), Pasticceria Betti (Montemurlo).
GIURIA
A decretare il podio, tra 15 iscritti, una Giuria di esperti del settore food. La giuria tecnica era composta dai pastry chef Raffaele Musacco, Michele Mancini e Massimo Cortini. La giuria specializzata era composta dai gastronomi e conoscitori delle tradizioni fiorentine Luciano e Ricciardo Artusi, dalle giornaliste Sandra Nistri (La Nazione) e Nicoletta Curradi (Agenfood), e dai consulenti food Roberto Rizzo e Samuele Gallori.
RINGRAZIAMENTI
Un ringraziamento particolare a Carra Distribuzione spa, main sponsor e principale fornitore di materie prime per tutti i forni e pasticcerie toscane, e a alla Pasticceria Fani che ha ospitato l’evento con grande gentilezza, empatia e professionalità.
CREDITS
Le foto allegate sono a cura della fotografa ufficiale della manifestazione Tiziana Cini.
LA TRADIZIONE RINASCIMENTALE
Cupola di morbido pan di Spagna completamente bagnato da Alchermes e farcito con una golosa crema di ricotta e canditi. Questa è la prima ricetta dello Zuccotto che nel corso degli anni – o per meglio dire secoli – si è adeguata per venire incontro ai gusti moderni: l’Alchermes, ad esempio, viene spesso sostituito con altri liquori (Strega, Benevento, etc.) e la farcitura trova a volte la presenza del gelato, altre quella della ganache al cioccolato, altre ancora l’aggiunta di gocce di cioccolato alla ricotta. Ma quando e per opera di chi nasce lo Zuccotto?
Secondo la tradizione vi è una data, un autore e una dedica ben precisa. Pare infatti che questa torta-gelato sia stata creata in pieno Rinascimento, nel XVI secolo, da Bernardo Buontalenti, il magnifico architetto tuttofare, in onore della regina di Francia Caterina de’ Medici. Per questo il primo nome fu “Elmo di Caterina”, anche perché gli zuccotti venivano realizzati utilizzando come stampo proprio un piccolo elmo in uso alla fanteria dell’esercito fiorentino.
Pastry chef o architetto: chi era veramente Bernardo Buontalenti? Oggi, in cui i confini delle professioni sono tutti strettamente delimitati, è difficile pensare a un artista a tutto tondo. Ma un tempo – e che tempo!! – si poteva essere scultori, pittori, architetti, scienziati e magari anche cuochi non venendo giudicati con sospetto ma con grande ammirazione. Leonardo da Vinci ne è un fulgido esempio. Così, dopo aver progettato Forte Belvedere, la facciata di Santa Trinita, la grotta grande del Giardino di Boboli e portato a termine Uffizi e Palazzo Pitti, Buontalenti parallelamente si dedicò anche alla cucina ma sempre con estro e passione per il design: a lui si deve l’invenzione del gelato e pure di una prima rudimentale gelatiera formata da pale, fatte ruotare grazie ad una manovella, e da un cilindro in cui era messo il ghiaccio. Viva Firenze, viva il Rinascimento, viva lo Zuccotto!!