84 metri quadrati di estensione, 300 lavoratori stanziali e 150 persone per gli ingressi alle sale conferenze e alla Sezione di aule formative. E’ Zoworking, il nuovo concetto di coworking che mira a diventare contenitore di idee e acceleratore di start up realizzato da Plast Pack Packaging, l’azienda leader nei settori della logistica, del packaging (imballaggio) e dell’e-commerce. Siamo in via Renato Bruschi 126 a Sesto Fiorentino, adiacente alla stazione ferroviaria. A lanciare il progetto sono Emiliano e Daniele Caselli, amministratori delegati dell’azienda.
La struttura mette a disposizione degli utenti uffici modulabili, sistemi di videoconferenza avanzata, meeting room, show-room e aule di formazione. All’interno ci sono anche uno spazio barberia Proraso e un centro benessere per massaggi rilassanti.
L’area è stata riqualificata dopo il cambio di proprietà dell’edificio da Coop Italia a Plast Pack Packaging. La trattativa per il passaggio di consegne è iniziata nel 2016 ed è durata dieci mesi.
“Nasciamo nel 1995 a Lastra a Signa da un’idea di nostro padre nel settore del packaging. Era una realtà con cinque dipendenti, partimmo a livello artigianale – ha esordito Emiliano Caselli -. Abbiamo iniziato il lavoro col servizio di packaging con un’azienda del territorio di Firenze, la Giotto-Fila. Col passare degli anni abbiamo cercato di allargare il parco clienti, ma cercando sempre partner che fossero eccellenze sul territorio. Abbiamo lavorato, ad esempio, con Manetti e Roberts, olificio Salvatori e la Ludovico Martelli. Nel 1999 abbiamo preso unn nuovo stabilimento alla Rufina. Un altro step è avvenuto nel 2011, quando la Ludovico Martelli ci ha proposto di operare nel settore della logistica mondiale. La nostra azienda e la Ludovico Martelli si sono espanse a livello territoriale e di fatturato. Come tassello finale abbiamo deciso di creare un modello basato su tre core business: logistica, packaging ed e-commerce.
Ho trovato una struttura amministrativa estremanente efficiente, che ci ha coadiuvato anche nel rispettare le tempistiche del progetto di Zoworking. Abbiamo 25mila posti pallet e 40mila metri quadrati come superificie coperta per gli stoccaggi“.
“Zoworking è una realtà esclusiva nel suo genere, nel modo di aiutare le piccole aziende e anche quelle già affermate – ha continuato Daniele Caselli -. Abbiamo iniziato i lavori in questa palazzina meno di sei mesi fa. Dovevamo o ristrutturare tutto o riqualificare: abbiamo deciso di adagiare le mattonelle sul vecchio impiantito, colorare le pareti tali e quali come le abbiamo trovate, lasciare le strutture portanti di venti anni fa personalizzandole con degli adesivi. Avremmo speso molto meno radendo tutto al suolo, ma abbiamo capito che questa riqualifcazione non si deve fermare a questo ambiente“.
“Speriamo che Zoworking diventi presto un punto di riferimento della città – ha detto il vicesindaco di Sesto Fiorentino, Damiano Sforzi -. Non c’è stato l’approccio di buttare giù, per smaltire i rifiuti il costo sarebbe stato rilevante. Ammodernare è un approccio culturale che fa parte della nostra amministrazione comunale. In questo ambiente vedo la semplicità di affrontare la complessità e la modernità. Qui c’è l’essenzialità di chi vuole arrivare ad un risultato. Verranno a lavorare tante persone in questa zona. Sesto è un Comune che riesce ad essere attrattore di importanti realtà imprenditoriali d’Italia e d’Europa. Penso, per esempio, all’operazione Eli Lilly. Servirebbe maggiore attenzione da parte degli enti pubblici. Sesto si conferma città appetibile per chi vuol fare imprenditoria a certi livelli. Non dimentichiamoci, inoltre, che qui vicino c’è il Polo scientifico che può trovare in questa realtà una spalla“.
Maggiori informazioni su: www.zoworking.com
STEFANO NICCOLI