Con l’ordinanza 364 del 19 aprile, il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, ha ordinato il divieto di coltivazione di Vicia fabe (fave) all’interno dell’area che vi riportiamo nello screenshoot sottostante.
Come si legge nell’atto, “i proprietari dei terreni che ricadono nell’area specificata e che avessero già provveduto alla semina, eliminino del tutto i tipi di coltura della specie vegetale in questione, entro 7 giorni dalla pubblicazione della presente ordinanza“.
L’ordinanza spiega:
“Premesso che, dalle evidenze dei risultati scientifici ormai consolidati, il favismo è determinato da una alterazione genetica che codifica l’anomalia strutturale dell’enzima glucosio6fosfato deidrogenasi (deficit di G6PDH), con il risultato della rottura dei globuli rossi i e conseguente crisi emolitica;
vista la richiesta acquisita al Protocollo Generale del Comune di Sesto Fiorentino in data
27.11.2018 con n. 78870, con la quale una madre di un minore affetto da carenza congenita dell’enzima sopra menzionato, determinante la malattia comunemente denominata ‘favismo’,
richiede al Sindaco ‘che venga sospesa la coltivazione di fave nei campi adiacenti alla propria abitazione'”.
Ma, a quanto pare, l’Asl ha negato l’autorizzazione dicendo che non c’erano elementi sufficienti! Quindi perché il sindaco va contro il parere degli esperti intervenendo personalmente e limitando l’uso della proprietà privata? A me questo sembra un abuso di potere. Oltretutto così si crea un precedente, altri allergici ai pollini o al pelo di cani e gatti potrebbero pretendere che i vicini non li tengano…