L’Ordine dei Medici di Firenze: “Chiudere la Toscana e tutto il Paese”

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I medici fiorentini sono preoccupati per il numero dei ricoveri in ospedale e, soprattutto, nelle terapie intensive a causa del Coronavirus. Per questo motivo chiedono la chiusura totale della Toscana e di tutto il Paese.

Nella giornata di lunedì 9 novembre l‘Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Firenze ha pubblicato un comunicato stampa inequivocabile firmato dalla professoressa Teresita Mazzei, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, e il dottor Pietro Claudio Dattolo, presidente neo eletto:

L’Ordine dei Medici di Firenze si unisce all’appello della Federazione Nazionale che, in base al numero dei ricoveri in ospedale e soprattutto nelle terapie intensive, chiede una chiusura totale della Toscana e di tutto il paese. Senza una chiusura generalizzata, infatti, come quella di marzo, non possiamo andare avanti. I numeri dei decessi, dei ricoveri in Ospedale e dell’occupazione delle terapie intensive, non ci danno alternativa. Rischiamo il collasso del sistema.

E’ necessario che la Toscana chiuda immediatamente senza rinviare questa decisione in attesa di altri dati numerici, perché si perderebbe solo del tempo prezioso.
Rischiamo di non poter più curare i pazienti che si ammalano di COVID, né tantomeno di altre patologie. Se un paziente si frattura un femore, ha un infarto, potrebbe non ricevere le cure adeguate. Le immagini quasi apocalittiche di medici che portano ossigeno nelle autoambulanze in fila davanti ai Pronto Soccorso rischiano di diventare realtà anche nei nostri Ospedali.

Nei mesi di relativa quiescenza della pandemia (da giugno a settembre) è mancato totalmente il potenziamento della medicina del territorio: l’Ordine dei Medici di Firenze, così come tante altre commissioni tecnico scientifiche, l’aveva fortemente raccomandato. Purtroppo non solo il potenziamento non è stato messo in atto ma, al contrario, i contratti USCA sono stati fortemente ridotti. I medici di medicina generale sono oggi pressati e travolti dalle richieste di aiuto dei propri pazienti che non riescono a soddisfare nella loro totalità.

Altra urgente necessità è l’assunzione di medici ospedalieri. A preoccuparci è, infatti, anche la grave cronica carenza di medici specialisti. E’ necessario, pertanto, che il governo vari subito un decreto legge affinchè vengano assunti con effetto immediato medici specialisti che supportino la medicina ospedaliera nella gestione dei reparti COVID e che possano consentire la prosecuzione delle cure dei pazienti affetti da altre patologie. E’ fondamentale che le assunzioni siano stabili e diano garanzie di continuità. I medici non si sono mai tirati indietro e l’alto numeri di morti tra il personale sanitario lo dimostra drammaticamente.

Infine, è necessaria una programmazione adeguata che consenta agli specialisti più idonei di gestire i malati COVID, evitando l’impiego improprio di oculisti, dermatologi, chirurghi plastici, ecc ecc a curare pazienti gravi spesso con polipatologie internistiche”.

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