Encomiabile l’impegno della Senatrice Rosa Maria Di Giorgi per il bene di noi cittadini, siamo felici che il Partito Democratico si curi di noi. La senatrice dichiara infatti “dobbiamo portare a termine gli impegni presi”, non meritiamo, noi cittadini, che qualche cavillo blocchi tutto (LEGGI QUI). Ma quali sono i cittadini che ha in mente Rosa Maria Di Giorgi? Chi le sta chiedendo di impegnarsi con tanta convinzione nel portare avanti il progetto dell’inceneritore? Ci chiediamo: questi impegni, di cui parla la senatrice, il Partito Democratico con chi li ha presi? Le ricordiamo che la stragrande maggioranza dei cittadini di Sesto Fiorentino è contraria alla realizzazione dell’inceneritore, la clamorosa sconfitta elettorale del 19 giugno dovrebbe essere ancora viva nella memoria; ricordiamo che a Firenze il 14 maggio vi è stato un corteo immane di cittadini di tutta l’area metropolitana fiorentina che ha dichiarato il proprio no all’inceneritore e sì alle più moderne, convenienti e sostenibili strategie di gestione dei rifiuti. A proposito, giusto il 15 Maggio è intervenuto nell’acceso dibattito cittadino anche il marito della senatrice, il Professor Roberto Bianchini, Associato di Chimica dell’Ambiente presso l’Università di Firenze, che ci ha spiegato, in un trafiletto sul Corriere Fiorentino, pubblicato proprio accanto alla foto di piazza della Repubblica invasa dai manifestanti, che “se vengono adottate le giuste misure di sicurezza sui fumi in uscita, non ci sono problemi”. Ci chiediamo, in base a quali dati Bianchini fa questa affermazione? Il Dottor Federico Valerio, ex Direttore del Servizio di Chimica Ambientale dell’Istituto Scientifico Tumori di Genova, è di tutt’altro avviso (LEGGI QUI).
Il Professor Bianchini sembra invece non nutrire dubbio alcuno, non preoccupandosi nemmeno per gli inquinanti altamente tossici che, anche a suo dire, rimangono nelle ceneri. Di queste 5000 tonnellate, come minimo, di ceneri pericolose che verrebbero prodotte annualmente dall’inceneritore di Firenze nessuno ci racconta il destino. Dove si è progettato di metterle?
I cittadini meritano risposte.
Mamme No Inceneritore
