Mamme No Inceneritore: “HARAKIRI della Toscana sul Piano Rifiuti”

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Mamme No Inceneritore

Il presidente Giani e l’assessora all’ambiente Monni per il Piano Rifiuti regionale puntano sul modello Giappone: l’HARAKIRI. E’ notizia di giovedì 8 luglio l’idea di suicidarci portando in Toscana un fantomatico modello di trattamento dei rifiuti che tramite quelle che volutamente chiamano erroneamente Fabbriche dei Materiali fa uscire dal circuito dei rifiuti urbani il CSS, un altro rifiuto pronto per essere poi gestito da privati.

E qui la Giunta regionale <<giapponese>> incontra i Romani, quelli di Ponzio Pilato che se ne lava le mani, perché a costruire impianti e gestire il CSS, bruciandolo solo un pochino e a modino, non sarebbe la Regione o comunque soggetti pubblici bensì dovrebbero essere le lobbies dei distretti industriali. Lobbies che ovviamente non aspettano altro:

– il distretto cartario è da tanto che vuol bruciare i suoi rifiuti, in primis il pulper; ottimo se potrà bruciare quello e anche l’altra roba (CSS), magari con accordi ad hoc con Regione e assemblee dei Comuni sulla gestione rifiuti per vedersi coprire i rischi di impresa

– anche il distretto conciario non aspetta altro, basti pensare alle recenti inchieste giudiziarie che hanno visto coinvolti conciatori e politici in indagini sul sotterramento criminale del keu (rifiuto della lavorazione conciaria con un bel carico di veleni al cromo esavalente) sotto la strada provinciale 429 tra Empoli e Castelfiorentino.

– e il distretto del tessile potrebbe contare su un bel rifacimento dell’inceneritore di Montale, per bruciare lì i propri rifiuti.

Nessun ascolto viene dato ai brutti e cattivi comitati del NO inceneritori (a cui assessora Monni riconosce solo, implicitamente ovvio, che sui rincari TARI non pesa la mancata costruzione dell’inceneritore di Firenze) che si permettono di portare una proposta di piano regionale rifiuti meno nipponica.

Ma d’altronde ascolto va dato alle lobbies dei distretti industriali che foraggiano, legalmente s’intende, molti dei politici locali e regionali;  soggetti che fanno quindi il loro mestiere di pressione politica per abbattere i costi della gestione del loro notevole impatto ambientale, scaricandolo, se loro consentito da politici compiacenti, sulla collettività. Ben venga quindi il pilatesco harakiri della Giunta regionale.

Mamme No Inceneritore 

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