Anche Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Forza Italia – centrodestra per il cambiamento, ha sottoscritto il manifesto per il turismo italiano “salviamo il turismo, salviamo l’Italia”.
“L’emergenza Coronavirus – ha commentato Paolo Gandola, anche in qualità di capogruppo di Forza Italia a Campi Bisenzio e imprenditore del settore nautico – sta generando una grave crisi in tutto il comparto turistico: le importanti e necessarie misure restrittive per arrestare il virus hanno portato alla progressiva chiusura di tutte le attività. Se tutte le imprese del settore non potranno accedere ad un forte ed immediato sostegno, si rischia un crollo a catena, con pesantissimi impatti sull’economia, sull’occupazione diretta, sull’immenso indotto collegato e sul Paese. Il settore turistico italiano, svolge una attività fondamentale per il nostro Paese, dal punto di vista economica rappresenta il 13% del Pil nazionale e movimenta una filiera composta da numerose e varie attività. Per la prima volta aziende private si sono unite per lanciare il grido di allarme su uno dei settori più colpiti da questa crisi diventando promotori del manifesto per il turismo italiano. Una iniziativa da condividere – spiega ancora il consigliere – che chiama a raccolta le istituzioni, tutti coloro che vivono di turismo e quanti, anche da semplici cittadini e viaggiatori, vogliono esprimere il proprio sostegno e far ripartire nel prossimo futuro quello che è, insieme, un settore economico fondamentale per il Paese”.
In particolare i promotori chiedono con urgenza al Governo l’adozione di alcune azioni forti per la sopravvivenza delle imprese e di tutti i lavoratori, come la costituzione di un fondo straordinario di sostegno al mancato reddito per tutte le imprese del settore turismo organizzato mediante finanziamenti a tasso 0 e prestiti a fondo perduto proporzionalmente al fatturato di ogni singola azienda del settore, così come la creazione di buoni vacanza da utilizzare per l’imminente stagione estiva.
“Proposte e richieste assolutamente condivisibili che chiediamo siano quanto prima adottate dal governo nazionale”, conclude Gandola.