Alcuni cittadini hanno denunciato la scomparsa dei sigilli alle strutture situate nell’area del presidio dei comitati no aeroporto e no inceneritore. Su questo fatto è intervenuto, con il seguente comunicato stampa, il Partito Democratico di Sesto:
“La questione del sequestro dei manufatti abusivi nell’area di proprietà comunale in cui si trova da alcuni mesi il Presidio dei comitati no aeroporto e no inceneritore, sta assumendo i contorni di un “giallo” a più puntate”, afferma Sara Martini.
Prima puntata. Due mesi fa, pochi giorni dopo il sopralluogo del 22 novembre 2016 da parte del Corpo forestale dello Stato e il successivo sequestro dei manufatti abusivi realizzati in via Lungo Gavine all’Osmannoro, il gruppo consiliare PD presentò al Sindaco una domanda di attualità in Consiglio comunale. La risposta del primo cittadino fu disarmante: il Sindaco affermò infatti che prima della comunicazione del sequestro non era a conoscenza della irregolarità delle strutture costruite in tale area.
Il Sindaco avrebbe così ammesso di non avere il controllo del territorio, inconsapevole di ciò che accade intorno a lui: insomma, ci è voluto il sequestro per far capire al Sindaco che non aveva autorizzato le strutture nell’area del presidio.
Seconda puntata. Oggi, a distanza di qualche settimana dal sequestro, alcuni cittadini denunciano che i sigilli non ci sono più e l’area del presidio risulta alterata. E il Sindaco? Il Sindaco, tra l’altro custode giudiziario dell’area per nomina della Procura, afferma che tale alterazione è dovuta al vento forte dei giorni scorsi che avrebbe fatto volare cartelli e sigilli.
“Ma il Sindaco Falchi vigila o inventa storie? Quale sarà la terza puntata della serie?
Da parte nostra – afferma ancora Martini – non ci divertiamo ad ascoltare simili affermazioni. Piuttosto, siamo costernati perché viene offesa l’intelligenza dei cittadini sestesi, che chiedono risposte certe e puntuali a tutela della legalità sul territorio comunale. Per dilettarsi con i gialli ci sono certamente letture migliori”.