C’è chi dice sì e chi no. Si potrebbe riassumere così il dibattito intorno all’applicazione “Mercato di Sesto“, realizzata da Assidea. L’associazione dei commercianti su area pubblica ha proposto a Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio l’uso gratuito della propria piattaforma digitale.
L’amministrazione comunale campigiana ha sposato il progetto. Quella sestese, invece, ha rifiutato a causa di alcuni problemi tecnici. A spiegare la situazione è stato Gianni Masi, segretario di Assidea, presente al gazebo della Lega in Largo 5 Maggio a Sesto nella mattinata di sabato 13 marzo. Insieme a lui, ovviamente, anche il capogruppo del Carroccio Daniele Brunori.
“Abbiamo presentato un progetto di riqualificazione online del commercio locale su aree pubbliche e su aree fisse pensato. Attenzione: non si tratta di vendita su internet. L’obiettivo dell’applicazione è riportare le persone al mercato. Acquistando tramite l’app, si ottiene uno sconto ritirando la merce al mercato.
L’amministrazione di Campi Bisenzio ha accolto il progetto tanto che, insieme all’assessore allo sviluppo economico Ester Artese, ho presentato l’applicazione al vice sindaco di Sesto Fiorentino (Claudia Pecchioli, ndr).
Assidea avrebbe donato l’applicazione all’amministrazione comunale sestese, allo stesso tempo l’associazione avrebbe voluto mantenere il controllo su di essa. Abbiamo chiesto un tavolo di concertazione con l’amministrazione. Chiedevamo una sponsorizzazione pubblicitaria del progetto con una cifra intorno ai cinquemila euro l’anno. Sono sorti dei problemi tecnici, ma non so quali siano di preciso. Ho chiesto delucidazioni al Comune, ma non ho saputo niente.
Abbiamo delle idee per riportare le persone al mercato, il problema è che l’amministrazione di Sesto non ci convoca ai tavoli di concertazione perché Assidea non è iscritta al CNEL.
Il nostro obiettivo è risolvere il problema dei mercati della Piana“.
STEFANO NICCOLI
