Hanno ricevuto risposta i genitori della scuola Vittorino da Feltre che il 3 ottobre scorso inviarono una lettera aperta al sindaco Lorenzo Falchi e all’assessora Sara Martini in merito agli episodi che hanno portato al rinvenimento prima di salmonella e poi di larve nei pasti serviti ai bambini.
Le risposte fornite dall’assessora Martini non soddisfano i genitori della Vittorino da Feltre che, insieme ad alcuni genitori delle scuole Villa San Lorenzo, De Amicis e Piaget, annunciano forme di resistenza e contestazione pacifiche in caso di mancata soddisfazione delle richieste.
Di seguito il testo della loro mail divulgato alla stampa.
Buongiorno Assessore,
la ringraziamo per la mail.
Dobbiamo constatare però che, a fronte della nostra richiesta di provvedimenti seri, urgenti e definitivi, ci ha fornito rassicurazioni sull’aumento dei controlli da parte dell’azienda Qualità & Servizi e sulla convocazione a breve di una commissione mensa.
Purtroppo si tratta di misure già messe in campo, manifestamente insufficienti e non risolutive.
Ribadiamo che il nostro obiettivo è ristabilire il clima di fiducia e sicurezza che i bambini non hanno più al momento dei pasti a scuola e occorre pertanto un segnale forte, drastico, un cambio di rotta.
Confermiamo, quindi, la necessità di un riscontro puntuale in merito alle richieste avanzate:
– che venga individuato un fornitore differente per la somministrazione dei pasti nelle scuole attualmente servite da Qualità & Servizi;
– in alternativa, che gli amministratori di Qualità & Servizi, responsabili dei risultati dell’azienda, vengano rimossi dai loro incarichi per l’inadeguatezza manifesta di tali risultati.
Qualora non pervenisse alcuna risposta in merito alle richieste entro il 20/11/2025, i genitori che sottoscrivono questa lettera metteranno in campo forme di resistenza e contestazione pacifiche e non violente che andranno da:
– il ritiro del proprio bambino all’ora dei pasti (sottraendolo così ad un momento educativo fondamentale di socialità e crescita);
– alla preparazione di un pasto casalingo, alternativo alla mensa, da consumare a scuola;
– fino al blocco dei pagamenti della retta della mensa.
Crediamo che tali forme pacifiche di contestazione si rendano necessarie e non rimandabili, nonostante l’impatto notevole che avranno sull’organizzazione di ciascuna famiglia.
Riteniamo però essenziale manifestare concretamente la sfiducia e l’insoddisfazione di noi genitori, che ancora una volta sono rimaste inascoltate.
Precisiamo, infine, che nessuno dei 73 genitori firmatari (al gruppo di quelli della scuola Vittorino da Feltre si è aggiunto, infatti, un gruppo di genitori delle scuole Villa San Lorenzo, De Amicis e Piaget) ha subito direttamente i danni dei casi richiamati nella precedente comunicazione, ma riteniamo necessario tutelare non soltanto i nostri, ma tutti i bambini, ora e in futuro.



