Come vi abbiamo riportato venerdì 22 dicembre sarà firmato il protocollo d’intesa per la realizzazione della moschea a Sesto Fiorentino (LEGGI QUI). A tal proposito il sindaco Lorenzo Falchi ha scritto questo post su Facebook:
“Oggi la nostra città lancia al mondo un messaggio di pace, dialogo, speranza: un accordo, senza retorica davvero storico, tra Comunità islamica, Arcidiocesi, Università e il nostro Comune per la realizzazione di una moschea e di un centro culturale islamico.
Una scelta sulla quale abbiamo lavorato a lungo e che inevitabilmente sarà oggetto di dibattito e discussioni, anche molto aggressive da parte di chi cercherà di soffiare sull’odio e sulla paura.
Provo a spiegarvi qualche dettaglio di questa vicenda.
Da tempo la Comunità islamica è alla ricerca di luoghi di culto che permettano ai musulmani spazi per praticare la propria fede.
Non sono credente, ma penso sia chiara a tutti l’importanza per chi crede di potersi ritrovare in spazi dignitosi, sicuri e adeguati. Abbiamo fatto un piccolo passo mettendo a disposizione alcune sale di Villa San Lorenzo durante il Ramadan e ci siamo impegnati ad accogliere la richiesta di aiuto che ci veniva dalla comunità sestese.
Esiste un terreno in via Pasolini di proprietà dell’Arcidiocesi fiorentina per il quale il Regolamento urbanistico prevedeva già la realizzazione di un luogo di culto, oltre a una piazza e altre strutture a uso pubblico concepite per andare a “ricucire” da un punto di vista urbanistico l’abitato con il Polo scientifico e i nuovi insediamenti.
In occasione di un dialogo con il Cardinal Betori è nata una suggestione, poi evoluta in una proposta: cedere da parte dell’Arcidiocesi alla Comunità islamica la proprietà del terreno, lanciando un grande segnale di dialogo interreligioso e rispondendo ad una domanda che, nel nostro territorio, è rimasta troppo a lungo senza una risposta adeguata.
Il Cardinale Betori ha dimostrato una grande apertura e lungimiranza accogliendo l’idea con disponibilità, nell’ambito di un disegno più ampio che ha visto il coinvolgimento dell’Università di Firenze, la quale si rende disponibile a cedere all’Arcidiocesi un piccolo terreno su cui costruire, in futuro, un edificio di culto.
Grande è la portata di questa soluzione che mette intorno ad uno stesso tavolo due istituzioni religiose e due laiche del territorio per discutere un progetto di pace, fratellanza, comprensione e unione d’intenti, dove le differenze diventano forza e il rispetto colma le distanze.
Siamo fieri di essere parte di questa storia e di stare giocando un ruolo da protagonisti.
Quando venerdì prossimo io, il Rettore, l’Imam di Firenze e il Cardinale firmeremo il protocollo inizierà un cammino che ci vedrà impegnati nel promuovere partecipazione, ascolto, conoscenza. Il nostro territorio si arricchirà di un edificio di grande valore culturale e architettonico, realizzato attraverso un concorso di idee sul quale vigilerà un Comitato appositamente costituito, per garantire trasparenza e coinvolgimento della comunità sestese.
Tutto questo avverrà senza alcun contributo economico da parte del Comune di Sesto Fiorentino, con ricadute positive per l’area circostante che si arricchirà di una nuova grande piazza, di servizi per i residenti e di spazi per la collettività.
Da qui, da Sesto, lanciamo la nostra sfida al mondo, per battere la marea crescente dell’intolleranza, della paura, dei fascismi, dell’odio”.