Da viale Europa alla caserma Gonzaga passando anche per Campi: dopo un lungo peregrinare la moschea di Firenze potrebbe alla fine atterrare a Sesto Fiorentino. La comunità islamica e un privato, proprietario di un terreno vicino al Polo scientifico, avrebbero già siglato – scrive il Corriere Fiorentino – l’intesa per la compravendita. E il Comune, che dovrà valutare a norma di legge la conformità della proposta di variante urbanistica ai propri strumenti di pianificazione, non smentisce l’ipotesi. “Questa amministrazione non ha preclusioni rispetto alla realizzazione di eventuali nuovi luoghi di culto sul proprio territorio“, si legge nella stringata nota con cui il Comune smentisce “qualsiasi ipotesi circa l’impiego di risorse pubbliche o la messa a disposizione di terreni di proprietà comunale, a titolo oneroso e non, è destituita di ogni fondamento“.
La notizia della moschea a Sesto è stata infatti anticipata ieri dal quotidiano La Verità, secondo cui il centro di culto islamico, che andrebbe a sostituire la moschea di piazza dei Ciompi da tempo inadeguata, sorgerebbe «a un passo dal Polo scientifico universitario, a meno di 500 metri dall’aeroporto Amerigo Vespucci, su un terreno già individuato da circa un mese, in base ad un accordo tanto segreto quanto blindato (e dettagliato) tra la comunità musulmana guidata da Izzeddin Elzir e il Comune di Sesto Fiorentino». “L’annuncio — scrive ancora il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro — verrà dato entro fine anno. Ancora non è chiaro se quel terreno verrà pagato dai musulmani o sarà un gentile omaggio della giunta di sinistra, guidata da Lorenzo Falchi”.
Su questo l’amministrazione sestese è netta: né fondi né aree comunali saranno messi a disposizione. Il sindaco Falchi conferma però di essersi visto con l’imam fiorentino Izzedin Elzir: “Parlo con l’imam così come mi confronto con l’arcivescovo Betori — dice il primo cittadino — Non ci vedo nulla di male“. Falchi per ora preferisce non sbottonarsi oltre, ma sembra che la maggioranza che lo sostiene in Consiglio comunale sia tutta con lui, anche a costo di doverlo difendere dagli attacchi che sicuramente arriveranno da chi, invece, è contrario a una moschea nella Piana.
(l’articolo integrale nel quotidiano in edicola)
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