“La diocesi di Firenze ha risposto volentieri ad una esigenza, una richiesta manifestata dalla società civile tramite il sindaco di Sesto Fiorentino: la disponibilità di uno spazio perché la comunità musulmana potesse esercitare la libertà di culto in un luogo degno e dignitoso“.
Così il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, spiega, in una intervista pubblicata su Toscana Oggi, le motivazioni che hanno portato all’accordo sottoscritto con il Comune di Sesto, l’Università di Firenze e la Comunità islamica per la costruzione di una moschea a Sesto Fiorentino.
“La Chiesa fiorentina – spiega l’arcivescovo Betori – con la firma di questo protocollo ha dato concretezza all’affermazione del principio di libertà religiosa promosso soprattutto a partire dal Concilio Vaticano II e ribadito continuamente dal magistero pontificio. Come vescovo – prosegue il cardinale Betori – sono convinto che una piena ed effettiva integrazione sia possibile solo attraverso un’affermazione chiara e serena della propria identità culturale e religiosa, per la quale è legittimo e doveroso esigere rispetto e proprio in forza della quale siamo chiamati ad accogliere e rispettare quanti vengono da altre tradizioni”.
AdnKronos