“Il nuovo aeroporto di Firenze era un progetto sbagliato prima, lo è ancora di più oggi in seguito all’emergenza Coronavirus, che ha gettato il comparto del trasporto aereo in una crisi senza precedenti e ha messo tutti in guardia rispetto ad una strada senza uscita, quella della monocoltura turistica. Il momento per ripensare la strategia degli investimenti è oggi, abbandonando un progetto già bocciato ripetutamente dai giudici del Tar e del Consiglio di Stato. E’ folle tentare di incastrare una nuova pista aeroportuale in un’area ormai iperinfrastrutturata in cui devono svilupparsi il Parco agricolo della piana e il Polo scientifico universitario”.
È quando ha affermato ieri il candidato presidente della Regione della sinistra, Tommaso Fattori, presentando al Consiglio la mozione sottoscritta insieme al collega Paolo Sarti che prevedeva di puntare sullo scalo pisano migliorando l’efficienza dei collegamenti ferroviari. L’atto di indirizzo – che è stato infine respinto dall’assemblea regionale – ricordava la sentenza del Consiglio di Stato del 13 febbraio scorso, che ha dato nuovamente piena ragione ai comuni della Piana, alle associazioni, ai comitati e ai cittadini, bocciando il progetto di nuovo aeroporto varato da Enac e Toscana Aeroporti, definendolo “incompatibile con il territorio e contraria all’interesse pubblico”.
“Si riparta mettendo al centro la salute ambientale e umana, prerequisito fondamentale di un sano sviluppo economico. Non potrebbe esserci momento peggiore per rilanciare per l’ennesima volta il progetto della nuova pista – ha insistito Fattori -. I finanziamenti regionali che sono stati promessi per il sistema aeroportuale devono andare prioritariamente a sostegno di tutti i lavoratori del comparto, oggi in estrema difficoltà, che siano lavoratori diretti, indiretti, in appalto. E i finanziamenti che sono vincolati alla parte infrastrutturale devono andare a migliorare gli scali esistenti”.
La mozione di Toscana a Sinistra chiedeva alla Giunta di non avviare l’iter per la variante al Pit-Ppr (Piano di indirizzo territoriale con valenza di Piano paesaggistico) in cui è contenuta la previsione di una nuova pista parallela e di dare “immediata applicazione alla sostanza delle prescrizioni contenute nella Via (Valutazione d’impatto ambientale) del 2002 per la mitigazione degli effetti del traffico aereo sui quartieri di Quaracchi, Brozzi e Peretola. L’obiettivo è “procedere senza indugi alla realizzazione del Parco agricolo della Piana”. La mozione chiedeva anche di “destinare gli annunciati finanziamenti regionali a sostegno del sistema aeroportuale in primo luogo alla tutela dei lavoratori diretti, indiretti in appalto e dell’indotto dell’aeroporto” e di “destinare i futuri investimenti infrastrutturali al miglioramento della fruizione degli aeroporti toscani da parte dell’utenza e degli operatori”.
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