Maltempo a Sesto e a Calenzano: il punto della situazione

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Canale di cinta orientale
TuttoSesto

Torna pian piano alla normalità la situazione nelle zone alluvionate di Sesto Fiorentino. Dopo l’intervento d’urgenza alla spalletta del Rimaggio in piazza del Mercato e la rimozione del fango dalle case, dai negozi e dalle cantine, nella giornata di martedì 18 marzo i sottopassi di piazza della Chiesa e di viale Machiavelli sono stati riaperti alla circolazione veicolare.

Un sollievo per la viabilità e il collegamento tra la parte a nord e quella a sud della città.
Rimangono ancora alcune criticità come le interruzioni sulle strade collinari, l’emergenza rifiuti e la situazione di Morello (boschi e sentieri) ancora tutta da verificare.
Finita l’emergenza sarà poi la questione del ponte di piazza del Mercato il nodo più difficile da sciogliere.

A distanza di pochi giorni dall’esondazione del Rimaggio sono già possibili alcune considerazioni.

Il primo dato riguarda la macchina della Protezione Civile che ha risposto in maniera rapida ai danni provocati dalla pioggia incessante. Regione, Comune e tutti gli enti e le associazioni preposte hanno lavorato in maniera coordinata e produttiva. Lo dimostra la rapidità con cui sono state risolte le situazioni più critiche.

Il dato forse ancor più interessante è però quello che riguarda i volontari. Donne e uomini di ogni età si sono prodigati ad aiutare i concittadini in difficoltà. Uno slancio di solidarietà che, nonostante i tanti esempi che vanno dall’alluvione di Firenze fino a quella di Campi Bisenzio, continua meravigliosamente a sorprendere. Vedere giovani e meno giovani che con sciantillì e pala s’impegnano per togliere il fango dalla Pieve di San Martino, dall’Archivio della Ceramica, dall’Istituto De Martino, da negozi e da singole abitazioni è un segnale di speranza che per fortuna sovrasta le bestialità che i soliti tuttologi dispensano con generosità dai social.

TuttoSesto esprime attraverso questo articolo tutta la gratitudine a chi si  è adoperato affinché la situazione tornasse alla normalità il prima possibile. Grazie.

E a proposito di realtà colpite venerdì scorso dall’esondazione del Rimaggio è impossibile non citare il centro musicale Parsifal in via della Tonietta, punto di riferimento della musica fiorentina e toscana da oltre trent’anni. L’acqua e il fango hanno invaso gli spazi, rendendo impraticabili le sale e danneggiando gravemente strumenti e attrezzature. I danni subiti dal Parsifal frequentato, solo per citare alcuni artisti, da Irene Grandi, Piero Pelù, Bandabardò, Litfiba, Negrita, Max Gazzè e Marlene Kuntz, sono stimati in più di 50mila euro. Per questo motivo è stata lanciata una raccolta su GoFundMe i cui fondi saranno prelevati da Carlo Barducci, titolare e responsabile del Parsifal.

Anche il Comune di Sesto ha lanciato una raccolta fondi. In questo caso per le donazioni è possibile usare l’iban IT03Z0103038100000004500094 intestato a Comune di Sesto Fiorentino con causale “Donazione fondo allagamenti”.

Tra le varie iniziative un lettore ci segnala anche una sua petizione lanciata su Change.org: “BASTA ALLUVIONI: interventi urgenti per la sicurezza idrogeologica del nostro territorio“. Al momento ha raccolto circa 266 firme. Questo il link https://chng.it/kKc9ZdXXPD.

CALENZANO

Da Sesto Fiorentino spostiamoci a Calenzano. In centro gli allagamenti sono stati provocati dal torrente Chiosina/Garille, mentre a Legri e La Chiusa dalla Marinella. Da registrare eventi franosi nelle zone di Leccio, Baronali, Calenzano, Legri stessa e Signorina.

Rifiuti a Calenzano
Rifiuti ammassati in via Riccardo Bordoni a Calenzano. Foto: TuttoSesto

A lunedì sera erano oltre 600 le chiamate arrivate ai due numeri attivi, quello della Polizia municipale per le emergenze e quello attivato sabato mattina per le richieste di supporto di volontari da parte dei cittadini. A Calenzano sono arrivati oltre 30 volontari di associazioni provenienti dal territorio regionale, oltre ai circa 30 volontari della Vab di Calenzano e alle decine di cittadini che si sono presentati spontaneamente per aiutare.

STEFANO NICCOLI

 

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