La Guardia di Finanza di Viareggio (Lucca) ha concluso l’operazione ‘Seat Belts’ durante la quale sono stati sottoposti a sequestro complessivamente oltre 519.000 prodotti e accessori contraffatti, principalmente cinture e borse delle più famose griffe dell’alta moda, fra cui Gucci, Ferragamo, Chanel, Louis Vuitton, Dior e Prada. 33 persone (la maggior parte italiani e cinesi) sono state denunciate per vari reati, compreso quello di associazione a delinquere. Le indagini di polizia giudiziaria, coordinate e dirette da Ester Nocera, sostituto Procuratore della Procura della Repubblica del Tribunale di Firenze, hanno avuto inizio nel mese di giugno del 2017 e, vista la complessità del fenomeno criminale, si sono sviluppate con l’ausilio di intercettazione telefoniche, l’impiego di apparecchi gps ed attraverso numerosi servizi di osservazione e pedinamento, originando svariati procedimenti penali, finalizzati di volta in volta ad interrompere le linee di approvvigionamento utilizzate dai soggetti responsabili per alimentare le proprie attività criminali. Attraverso le attività di indagine, i finanzieri hanno ricostruito l’intera filiera produttiva e commerciale illecita, sviluppata in Toscana ed Emilia Romagna, e individuato i luoghi di stoccaggio dei prodotti contraffatti.
La prima fase che ha caratterizzato l’attività operativa è stata condotta nel periodo da giugno 2017 a febbraio 2018 e si è conclusa con il coinvolgimento di 5 società, la denuncia a piede libero di 11 persone (8 italiani e 3 cinesi), responsabili a vario titolo di condotte illecite, il sequestro di merce contraffatta, nello specifico: 334 metri di stoffa, oltre 52.000 prodotti finiti e accessori delle più note griffe dell’alta moda, oltre a svariati cliché utilizzati per la punzonatura dei marchi, nonché la confisca di 2 autovetture. Nella seconda fase, conclusa a dicembre 2018, sono state condotte attività investigative nei confronti dei principali soggetti, tutti legati dal vincolo associativo, e, sotto il coordinamento dalla Procura distrettuale antimafia di Firenze, hanno poi interessato ulteriori 8 persone (7 italiani ed un extracomunitario) e 3 società. Sono stati, inoltre, sottoposti a sequestro 415.050 pezzi contraffatti tra punzoni, fibbie, accessori metallici, etichette, cartellini identificativi e 24 rotoli di stoffa da 50 metri, per un totale di 1.200 metri, recanti marchi falsi.
Le risultanze emerse hanno permesso di disvelare un (Lucca) – Le risultanze emerse hanno permesso di disvelare un sodalizio criminale organizzato, costituito allo scopo di produrre articoli in pelle contraffatti di elevata qualità, che si avvaleva della collaborazione di unità produttive inserite nel circuito legale della fabbricazione e lavorazione di prodotti in pelle di alta moda, le quali si prestavano scientemente a rifornire tale mercato ”parallelo” illecito. Nei confronti dell’associazione criminale sono stati eseguiti, nello scorso mese di dicembre altri 8 decreti di perquisizione locale e personale (di cui uno all’interno di un garage sotterraneo situato nel comune di Calenzano, adibito a deposito di merce contraffatta di pregio) nei confronti di altrettanti associati e di 3 società che, complessivamente, hanno permesso di sottoporre a sequestro ulteriori 52.519 prodotti recanti marchi industriali contraffatti, nonché documentazione, telefoni cellulari e personal computer. Infine, con la terza ed ultima fase operativa, a partire dal mese di febbraio scorso, venivano segnalati ulteriori 14 soggetti italiani, atteso che gli stessi hanno collaborato, in piena consapevolezza della natura illecita delle attività, con gli associati nello svolgimento delle lavorazioni finalizzate alla fabbricazione ed al confezionamento della minuteria metallica contraffatta (quali ad esempio: lo stampo, la pulimentatura, la tornitura, la fresatura, la galvanizzazione e l’incisione).
Sono stati così eseguiti ulteriori 8 decreti di perquisizioni locali e personali nelle province di Firenze, Prato, Bologna e Arezzo, che hanno permesso di rinvenire e sottoporre a sequestro 8 stampi di acciaio recanti il marchio industriale Gucci. L’operazione di servizio ‘Seat Belts’ ha permesso di denunciare complessivamente 33 persone (di cui 29 di nazionalità italiana, 3 cinei ed un extracomunitario) per associazione per delinquere, contraffazione, introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi; tutti reati commessi in modo sistematico ovvero attraverso l’allestimento di mezzi e attività organizzate e attraverso anche ricettazione. Complessivamente sono stati sequestrati oltre mezzo milione di pezzi contraffatti tra prodotti finiti e accessori delle più note griffe dell’alta moda sia nazionale che internazionale, numerosi punzoni, minuteria metalliche, oltre 1500 metri di stoffa, pellame, documentazione varia, telefoni cellulari, personal computer nonché due autovetture utilizzate dai responsabili per commettere le attività illecite che hanno prodotto un ingente danno economico e d’immagine alle case detentrici dei marchi nonché all’economia legale.
AdnKronos