E’ del 25 maggio scorso l’ordinanza numero 363 con cui il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, vieta la “vendita per asporto di qualsiasi bevanda, alcolica e non alcolica, contenuta in recipienti di vetro e lattine nel periodo 1 giugno-31 ottobre 2021 dalle 20 alle 6 in parte del centro cittadino“. Il mancato rispetto dell’ordinanza – si legge – è punito con sanzione amministrativa da 400 a 1.000 euro e la sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni.
L’area d’applicazione dell’ordinanza è la seguente:
Daniele Brunori, responsabile della Lega Sesto Fiorentino, e Alessandro Salvadori, Coordinatore Lega della Piana, criticano con il seguente comunicato stampa la decisione del primo cittadino sestese al quale diamo la possibilità di replicare, se lo riterrà opportuno:
“Non è un paese per bar, né per ristoratori.
È questa l’amara conclusione cui giungiamo leggendo l’ordinanza 363 emanata dal Sindaco Falchi la settimana scorsa, che proibisce la vendita per asporto di qualsiasi bevanda in vetro o lattina dopo le ore 20.
Questo provvedimento repressivo ha come unica conseguenza il penalizzare la già bistrattata categoria dei bar e ristoranti, che vedono così svanire una parte di fatturato.
Sappiamo che nel suo intento il sindaco ha quello di scoraggiare gli assembramenti e gli schiamazzi notturni delle baby gangs che si stanno riappropriando del centro città, dopo l’allentamento delle misure anti-Covid.
Tuttavia, come del resto è successo l’anno passato, in conseguenza di un’ordinanza identica, i problemi notturni sono rimasti, e gli unici danneggiati sono stati i commercianti.
Se si vuol combattere queste baby gangs e si tiene al decoro e alla tranquillità delle piazze sestesi, ci sono altre soluzioni, che noi – per la verità – avevamo già prospettato l’anno scorso.
In primis, è necessario un sistema di videosorveglianza dei luoghi “sensibili”.
Ormai in Toscana anche amministrazioni di centro sinistra stanno adottando le telecamere, solo il nostro sindaco si ostina ad ignorare la tecnologia, evidentemente per motivazioni meramente ideologiche, come se non volesse ‘darla vinta’ alla Lega che da anni combatte questa battaglia.
Inoltre, è necessario concertare con la polizia locale e le FFOO un sistema di presidio del territorio, per dissuadere o, in caso, intervenire prontamente in caso di bisogno.
Non possiamo in nessun modo dare l’idea che Sesto si arrenda a micro-criminalità e vandalismo.
E questa ordinanza rappresenta, invece, a tutti gli effetti una dichiarazione di resa.
Ci auguriamo, pertanto, venga prontamente ritirata”.