Osmannoro: blitz dei carabinieri in campo rom, scoperto magazzino di merce rubata

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Carabinieri
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Un vero e proprio deposito di refurtiva, con centinaia di articoli in pelletteria, è stato scoperto dai carabinieri della stazione di Firenze Peretola durante un controllo all’interno di un insediamento rom abusivo in via del Fossetto. Al termine di una rapida indagine sono state denunciate dieci persone per i reati di ricettazione e invasione di edifici e terreni. Una ventina di imprenditori cinesi hanno riconosciuto la refurtiva rubata da un capannone industriale.

L’accertamento è iniziato quando il titolare di una società, il cui magazzino si trova proprio in via del Fossetto, ha contattato la centrale operativa del 112 per denunciare di aver poco prima subìto il furto di alcuni teloni in pvc asportati dal suo magazzino. Così una pattuglia dei carabinieri sono stati inviati nella zona già nota per la presenza di un insediamento abusivo, già più volte controllato, composto da baracche occupate da famiglie di etnia rom.

Lo stesso richiedente, che già in altre circostanze aveva riscontrato degli ammanchi dalla sua proprietà, era andato da solo all’interno dell’insediamento a chiedere di riavere indietro il materiale di sua proprietà, convinto che gli autori del furto potessero essere proprio alcuni rom; questi ultimi, tuttavia, gli avevano riferito, molto evasivamente, che non ne sapevano nulla.

Durante il controllo i militari hanno identificato una decina di persone che si sono dimostrate all’apparenza collaborative, mostrando ai militari anche alcune baracche, risultate all’interno completamente vuote. Sul tetto di una delle baracche i carabinieri hanno però ritrovano i teli in pvc rubati dal vicino magazzino. In un’altra baracca, con la porta sbarrata, sono poi stati trovati due televisori e diversi utensili elettrici per l’edilizia e attrezzi da lavoro nonché numerosi rotoli di pellame di vario colore e decine di sacchi in plastica chiusi con nastro da imballaggio: all’interno, centinaia di borse in pelle già confezionate, di vario colore e foggia.

Gli occupanti dell’insediamento si sono dichiarati estranei al ritrovamento della merce e tuttavia non hanno saputo indicare la provenienza del materiale. Per loro è scattata così una denuncia per ricettazione e invasione di terreni ed edifici. Il materiale rinvenuto è stato repertato e trasferito in caserma per gli accertamenti del caso.

Nel frattempo i carabinieri hanno già informato del rinvenimento della merce rubata i rappresentanti della comunità cinese della zona dedita alla produzione di articoli di pelletteria. Così nel giro di poco tempo in caserma sono arrivati diversi titolari cinesi di ditte del settore invitati a riconoscere eventuali articoli di loro proprietà.

A conclusione delle prime verifiche, 21 titolari cinesi di altrettante ditte hanno riconosciuto nella gran parte del materiale sequestrato articoli e pellame di loro proprietà, risultati oggetto di furto perpetrato nella notte del 26 novembre scorso da un capannone con sede nel Comune di Sesto Fiorentino, in via Ponte a Giogoli, in località Osmannoro. Il capannone è risultato sotto sequestro, unitamente a tutto il suo contenuto, nell’ambito di un procedimento penale seguito dalla Procura della Repubblica di Firenze a seguito di un incendio divampato presso alcuni capannoni adiacenti nel giugno scorso.

Il titolare di una ditta di pelletteria con sede a Firenze, in via De’ Cattani, ha riconosciuto 5 capi dei 15 che erano stati asportati in nell’aprile scorso da un container all’interno del parcheggio della propria attività.

Tutto il materiale ritrovato dall’Arma dei carabinieri è stato posto sotto sequestro mentre proseguono gli accertamenti finalizzati a rintracciare i proprietari vittime di furto del restante materiale rinvenuto.

Adnkronos

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