Con riferimento alle affermazioni del M5S Calenzano, ringraziamo per l’attenzione speciale che sempre ci riservano ogniqualvolta trovino materiale necessario per dedicarsi all’attività preferita del loro partito: inviare esposti alle procure e scrivere post su Facebook. Ci rendiamo conto che forse, nello Stato immaginato dai 5 Stelle, politica e amministrazione abbiano ruoli coincidenti, ma per ora, nelle democrazie liberali rappresentative come la nostra, la politica mantiene un compito di indirizzo e gli amministratori amministrano.
La scelta di Qualità e Servizi come partner del comune per il servizio mensa è stata portata avanti dal sindaco e dall’amministrazione nell’autonomia che è loro prerogativa, ed approvata da tutte le forze di maggioranza dopo un lungo confronto, mentre non si sono sentite proposte alternative da parte dell’opposizione. Il Partito Democratico, quale forza di maggioranza relativa, ha lavorato negli ultimi mesi chiedendo all’amministrazione che l’ingresso in Q&S fosse integrato da ogni possibile garanzia rispetto alla qualità del servizio, al destino del personale della mensa, alle esigenze dei bambini calenzanesi e in particolare di coloro che necessitano di speciali diete, per la preparazione delle quali i locali di via Mascagni non sono adeguati (ad esempio per il rischio di contaminazione dei pasti per celiaci).
Il regime dei controlli sui pasti della mensa di Calenzano è ampiamente sperimentato e vede la partecipazione diretta dei genitori dell’apposita Commissione mensa e i gruppi di assaggio: la qualità è da sempre alta, come l’attenzione di chi ci lavora e le nuove scelte organizzative vanno nella direzione di mantenere queste caratteristiche. Una partita di pasta difettosa, una volta ogni 10 anni o più, può capitare: un incidente di percorso non può pregiudicare un giudizio di qualità complessivo, e la scelta di utilizzare alimenti biologici ha benefici quotidiani incomparabili con un isolato episodio spiacevole. Spiacevole d’altronde è anche questa propaganda vuota del M5S, nella quale i fornitori persistono costringendo tutti noi all’assaggio quotidiano.