Con avviso inviato alla Questura di Firenze ed alla Prefettura di Firenze il Consiglio Nazionale Rom Sinti Caminanti (RSC) di Sesto Fiorentino e l’Associazione Nazione Rom (ANR) annunciano una manifestazione per il prossimo giovedì, 16 novembre, da Piazza San Marco alla Prefettura.
Stamani agenti della Polizia Muncipale di Sesto Fiorentino si sono presentati c/o la Casa Ikea di Ponte a Giogoli, Sesto Fiorentino, contrassegnando con numeri ogni baracchina presente all’interno dello stabile e chiedendo a tutti i presenti documento di identità. Gli stessi riferivano dell’intenzione della Prefettura di procedere allo sgombero nel giro di due/tre giorni. Nessuna ipotesi alternativa di alloggio veniva riferita o proposta alle numerose famiglie con prole.
Il gravissimo sgombero senza inclusione sociale di 120 cittadini di etnia Rom, avvenuto il 18 ottobre 2017 in Via Lucchese n. 135, nel Comune di Sesto Fiorentino, Città Metropolitana di Firenze, atto irresponsabile e scellerato, ha letteralmente privato delle uniche abitazioni possedute famiglie con bambini, donne, anziani ed uomini mettendole sulla strada.
Queste persone hanno trovato ospitalità nel Comune di Sesto Fiorentino, nella Casa di proprietà Ikea, occupata da circa due anni, da altre famiglie di etnia Rom. Una comunità sgomberata, dai medesimi luoghi e nelle medesime modalità, il 15 gennaio 2010. Da allora altri 10 sgomberi, senza inclusione sociale, da parte dei Sindaci dei Comuni di Firenze, Scandicci, Sesto Fiorentino.
Sono spariti nel nulla i FONDI SOCIALI EUROPEI destinati alla loro inclusione tramite i programmi nazionali denominati PON Metro (894 milioni di euro) e PON Inclusione 2014 -2020 (1.250 milioni di euro) e tramite i programmi regionali FES, FESR, FEASR 2014 – 2020, situazione che ha determinato l’apertura di una inchiesta, dopo le nostre denunce, c/o il TRIBUNALE DI ROMA – PROCURA DELLA REPUBBLICA – affidata ai Pubblici Ministeri PIOLETTI Alberto e GOLFIERI Letizia con RGNR 144739/17 mod 44.
Tutti i bambini presenti nella casa sono stati iscritti dai propri genitori nelle scuole della zona e frequentano regolarmente le lezioni rispettando gli orari e le normative.
Il Ministro dell’Interno Marco Minniti ha emanato recentemente direttive nelle quali stabilisce che nessuna famiglia non può essere sgomberata se non vi sono le condizioni per offrire una ipotesi alternativa abitativa alle stesse, preservandone l’unità.
Costituisce pratica assolutamente illeggitima e contraria alle norma stabilite dalla Costituzione Italiana, dalla leggi vigenti nell’ordinamento della Repubblica Italiana, dalla Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, quella che porta i servizi sociali, ASL Regione Toscana, Assistenti Sociali dei Comuni ad offrire ipotesi di accoglienza riservate alle soli madri e minori dividendo i padri ed i mariti dai propri figli e mogli. Oltretutto le ipotesi di accoglienza offerte hanno durata per un solo mese. Trascorso tale periodo le madri ed i bambini vengono rimessi sulla strada.
Chiediamo la sospensione dello sgombero della Casa Ikea e la convocazione di un TAVOLO REGIONALE E LOCALE per programmare il superamento dell’occupazione e l’inclusione abitativa e lavorativa di RSC, attraverso l’utilizzo dei FONDI SOCIALI EUROPEI.
Associazione Nazione Rom