Prestini: “State a casa. Prossime due settimane fondamentali per frenare il contagio”

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Riccardo Prestini

Attraverso una lunga lettera che qui di seguito riportiamo, il sindaco di Calenzano, Riccardo Prestini, invita i cittadini a restare in casa il più possibile perché le prossime due settimane saranno fondamentali per frenare il contagio. L’obiettivo è non arrivare nelle condizioni in cui si trova la Lombardia.

Cara cittadina, caro cittadino, 

volevo innanzitutto farvi arrivare, da parte mia e di tutta l’Amministrazione, il nostro saluto e la nostra vicinanza in questi giorni così difficili e così inusuali per tutti noi. 

Ieri ci è stato notificato il primo caso di Coronavirus sul nostro territorio. La donna contagiata è in buone condizioni ed è curata a casa dal proprio medico. Sia lei che i suoi familiari sono in isolamento, con sorveglianza attiva da parte delle autorità sanitarie. 

La notizia del contagio non arriva certo inaspettata, ognuno di voi si tiene informato con i mezzi di comunicazione e sa che il virus si sta espandendo anche in tutta la nostra regione. Tuttavia, la Toscana non è in una situazione critica, il sistema sanitario è pronto a ricevere i malati e sono state attivate misure di emergenza, in previsione di un picco dei contagi atteso per i prossimi dieci giorni. Per far sì però che il sistema regga è fondamentale frenare al massimo la diffusione del virus, altrimenti rischiamo di trovarci nella difficilissima condizione in cui si trova oggi la Lombardia e di non riuscire a far fronte alla richiesta crescente di ricoveri e cure. 

Per evitare il peggio c’è un solo modo: stare a casa. 

Sappiamo di avervi chiesto e di chiedervi tanto, con le restrizioni disposte dal governo centrale e regionale negli ultimi giorni. Vi abbiamo chiesto di tenere i figli a casa, di non andare al cinema, a teatro, in biblioteca, a messa; di non comprare niente che non fosse urgente, di non andare più al bar, in pizzeria, a prendere un aperitivo con gli amici, al parco. Molti di voi non possono andare a lavoro, hanno dovuto sospendere la propria attività, con tutta l’incertezza e la preoccupazione che questo può comportare. Vi abbiamo chiesto di rinunciare ai vostri affetti, di non vedere i parenti, di non andare a pranzo dai genitori la domenica, di non abbracciarvi, di non darvi la mano né baciarvi per salutarvi. 

Un cambiamento radicale nella vita quotidiana di ognuno di noi, al quale la maggior parte ha risposto in maniera straordinaria, con un’autodisciplina e un senso di comunità e solidarietà che fa ben sperare. Oggi vi chiedo di continuare a rispettare le regole che più vi abbiamo comunicato, a partire da quella più importante: restate a casa il più possibile, uscite solo per necessità non rimandabili. 

Le prossime due settimane sono fondamentali per frenare il contagio. Non possiamo permetterci di perdere questa opportunità. La passeggiata al parco, il gioco con gli amici, la corsa in gruppo, le chiacchierate sulle panchine possono aspettare. La nostra salute no. 

Vi chiedo un ulteriore sforzo, in primo luogo di responsabilità e solidarietà: resistiamo e rispettiamo le norme per la nostra sicurezza e salute ancora per due settimane, con l’augurio e la speranza che tutto questo porti a far calare i casi di contagio, a liberarci da questo evento epocale che ha sconvolto le nostre vite e a permetterci quindi di vivere appieno la nostra primavera. 

Con l’impegno di tutti, insieme ce la faremo!”.

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