“Ciò che è accaduto la scorsa settimana è che le occupazioni scolastiche sono sempre più un rito che si ripete stancamente e che con il passare del tempo si scarica sempre di più”, commenta con l’AdnKronos il professore Valerio Vagnoli, preside dell’Istituto Alberghiero Saffi di Firenze. “Noi non neghiamo mai gli spazi agli studenti per parlare dei problemi di oggi, politica compresa – spiega Vagnoli – E spesso siamo noi a sollecitare un interesse dei ragazzi alla contemporaneità. Ma le occupazioni sono diventate un rito, un po’ stanco se vogliamo”.
Quest’anno, dunque, a Firenze, le occupazioni delle scuole si sono manifestate prima del solito, ma il preside Vagnoli non esclude che a novembre possano riprendere: “A fine ottobre ci saranno le elezioni dei rappresentanti studenteschi e quindi è possibile che tra qualche settimana ci possano essere nuove iniziative in tal senso”.
Intanto l’agitazione studentesca si è spostata fuori città. All’Istituto di istruzione superiore “Piero Calamandrei” di Sesto Fiorentino proprio stamani è iniziata una forma di autogestione, lasciando tuttavia libertà agli studenti anche di partecipare alle lezioni. Intanto corpo docenti e studenti stanno trattando.
AdnKronos