Qualità dell’aria della Piana, quale verità?

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Botta e risposta fra l’associazione Amici della Terra e il Coordinamento Comitati per la Salute della Piana di Prato e Pistoia circa la qualità dell’aria della piana fiorentina.

I primi riportano i dati rilevati dalle centraline poste nella zona di Case Passerini e del Polo scientifico, ai quali, i secondi, contrappongono le misurazioni effettuate con l’Ecochem PAS 2200 CE l’anno scorso.

Nel difficile tentativo di contribuire all’informazione dei cittadini della Piana su questo argomento pubblichiamo integralmente le dichiarazioni:

 

“Una buona qualità dell’aria nella Piana fiorentina, con nessuna criticità per quanto riguarda poveri sottili e metalli pesanti. E’ quanto emerso da una rilevazione svolta negli ultimi mesi da un gruppo di lavoro del professore Roberto Udisti del dipartimento di chimica dell’Università di Firenze e condotta in parallelo, utilizzando le centraline classiche di rilevamento e dei campionatori smart messi a punto dallo stesso Udisti con il supporto dell’associazione Amici della terra. Le rilevazioni hanno interessato in particolare la zona di Case Passerini, dove sorgerà il futuro termovalorizzatore, e del Polo scientifico universitario di Sesto Fiorentino. Nei prossimi mesi altre centraline smart saranno installate in varie parti della Piana. “I rilevamenti – ha sottolineato Udisti – hanno evidenziato che in questo periodo il livello di inquinamento atmosferico è relativamente basso: il Pm10 si è attestato a 20 microgrammi per metro cubo, lontano dal limite giornaliero di 50 microgrammi. Anche i metalli pesanti più tossici come cadmio, arsenico, nichel e piombo sono risultati sotto la soglia di attenzione. Continueremo questo monitoraggio, soprattutto nel periodo invernale perché l’accensione dei riscaldamenti e il clima fanno aumentare gli inquinanti”. Secondo Sergio Gatteschi degli Amici della terra “la situazione dell’aria della piana è complessivamente buona, ben lontana dalle considerazioni sulla piana e inquinata” e “non c’è quindi nessuna emergenza nella Piana, nemmeno nel suo centro”.

(ANSA)

“Secondo Sergio Gatteschi degli Amici della terra “la situazione dell’aria della piana è complessivamente buona “  ma evidentemente il Sig. Gatteschi ne sa più dell’OMS e dell’Arpat la quale attesta di non avere centraline di rilevazione dal 2009 e di non aver monitorizzato neppure gli IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici)perciò riprendiamo la preoccupante citazione virgolettata dell’OMS “” vive in luoghi dove i livelli di qualità dell’aria non soddisfano i limiti fissati per le particelle sottili “””

A tale riguardo pubblichiamo alcuni stralci di misurazioni puntuali da noi effettuare un anno fa per la questione dell’Aeroporto, ed in mano alla Commissione di VIA, misurazioni certificate un studio tecnico di Taranto che guarda caso è uno degli studi coinvolti nelle rilevazioni e relazioni depositate nei tribunali per la questione ILVA. Rilevazioni effettuate con l’Ecochem PAS 2200 CE ( quindi omologati e certificati) sono stati elaborati secondo un modello matematico che ne consente la lettura in modo semplice.

Come si vedrà dal report ci sono picchi di IPA fuori norma, naturalmente non sono cosi “estensivi e prolungati nel tempo” visto le nostre limitate risorse, ma che sono indice perlomeno di forte preoccupazione.

Senza contare che NON sono mai stati monitorati i flussi veicolari di via dell’Osmannoro che durante la tale campagna di rilevazione hanno portato alla verifica di un flusso veicolare giornaliero (8-20) di oltre 30.000 transiti giornalieri.

In ultimo, non per voler sminuire la sostanza tecnica delle rilevazioni, ma per una mera questione procedurale di convalida di attestazione dati, vorremmo che il Sig. Gatteschi dichiarasse se queste centraline SMART sono dei prototipi oppure se sono state regolarmente OMOLOGATE e CERTIFICATE, perché se queste fossero solo dei prototipi, il Sig. Gatteschi sa bene i dati rilevati non possono essere confutati scientificamente in nessun tavolo.

Stesso discorso sull’utilizzo del “brand Università”, visto che da alcune parti si menziona il “gruppo di Studio Unifi” vorremmo sapere dal Magnifico Rettore Prof. Luigi Dei, se questo studio è stato effettivamente patrocinato dall’Università oppure se il prof. Udisti lo sta facendo insieme al suo gruppo solo come contributo scientifico volontario e a titolo personale, il che, se così fosse, dovrebbe presuppore una rettifica e/o posizione ufficiale di Unifi e/o degli stessi estensori dello Studio, attendiamo quindi una presa di posizione ufficiale del Magnifico Rettore, qui in copia.

Per il resto vedremo poi i risultati del monitoraggio delle “Mamme No Inceneritore”, chissà ……poi forse ne vedremo delle belle.
Gianfranco Ciulli
Portavoce
Coordinamento Comitati per la Salute della Piana di Prato e Pistoia

 

 

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