Domenica 31 luglio vi abbiamo riportato la notizia – con fonte la Repubblica Firenze – con le parole del sindaco di Peccioli Renzo Macelloni riguardo i rifiuti (LEGGI QUI). Di seguito la risposta delle Mamme No Inceneritore:
Impossibile restare indifferenti alle sorprendenti dichiarazioni del sindaco di Peccioli , Renzo Macelloni che apre le porte della “sua” discarica alle necessità di Firenze e dintorni per lo smaltimento dei rifiuti.
Tanti gli aspetti a parere nostro raccapriccianti, di cui si riportano i principali.
-Continuare a incentivare l’utilizzo di una discarica per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (RSU) senza una seria politica di riduzione rifiuti, riciclo e raccolta differenziata spinta per recupero materie seconde, significa continuare a portare avanti una gestione dei rifiuti che avvantaggia solo le lobbies dello smaltimento.
-Considerando l’impatto ambientale che inevitabilmente induce una discarica (impressionante il cratere di Peccioli), sorprende negativamente un sindaco che sottopone a un rischio il suo territorio e di conseguenza la salute dei suoi concittadini. Anomalo inoltre il conflitto di interessi che emerge: un sindaco che risulta essere alternativamente rappresentante e presidente della discarica in questione? (come si evince sul sito www.belvederespa.it)
-Il comitato Mamme No Inceneritore è contro gli inceneritori e contro la cattiva gestione dei rifiuti che fa uso irresponsabile delle discariche senza un serio lavoro a monte tra gestore, produttori e cittadini (il triangolo della responsabilità).
-La discarica di Peccioli si vanta di essere un sistema PIMBY (addirittura un “please in my back yard”!) condiviso dai suoi concittadini, mentre la realtà pare ben altra, lunga e controversa la storia vera di questo posto (per informarsi, www.ilfattoquotidiano.it).
Basta. È dovere di tutte le amministrazioni smettere di pensare a territori sacrificabili e di promuovere concretamente le buone pratiche con l’adozione di strategie virtuose che puntino sia all’aumento della raccolta differenziata con porta a porta con tariffazione puntuale, sia l’inizio di un percorso concreto verso la strategia Rifiuti Zero, finalizzata a un obiettivo di generale riduzione del materiale indifferenziato.
Importante infine ricordare sempre che nel luglio 2014 anche la Commissione Europea ha adottato una proposta (eur-lex.europa.eu) per revisionare il ruolo delle discariche nella gestione rifiuti a favore del riciclo e altre normative.
Economia circolare ormai non è ormai più una materia da ambientalisti estremisti ma anche una necessità di sviluppo economico per l’ Europa, sempre più in deficit di materie prime: in mancanza di materie prime, il cui approvvigionamento diventa sempre più oneroso, vanno intercettate le materie seconde, sottraendole allo smaltimento in inceneritori e discariche.
Basta con le discariche, basta con gli inceneritori. E’ arrivato il momento di applicare le alternative.