Continua il dibattito sull’opportunità della realizzazione del nuovo aeroporto di Firenze. Ultimi (per ora) a pronunciarsi in merito al decreto che avalla la Valutazione d’Impianto Ambientale è la segreteria regionale di Rifondazione Comunista attraverso le parole di Leonardo Becheri ex consigliere comunale a Prato:
“Come segreteria regionale di Rifondazione Comunista abbiamo sottoscritto il ricorso predisposto dai comitati della piana (e altre associazioni) contro il decreto che avalla definitivamente la Valutazione d’Impatto Ambientale sul nuovo aeroporto di Firenze. Lo abbiamo fatto coerentemente con la nostra posizione sempre espressa nel corso degli anni. Il punto è che quest’opera non s’ha da fare: è inutile, devastante e pericolosa per l’ambiente e la salute, costosissima per le casse pubbliche e di interesse esclusivamente di un privato. E qui sta il punto: se è positivo che alcuni dei comuni della Piana (ma non Pisa) ricorrano al TAR bisogna anche leggere bene su cosa. Se infatti lo vedremo dopo la presentazione dei ricorsi, però a quanto è dato leggere in questi giorni alcuni lo faranno su questioni sì importanti, ma che non mettendo in discussione la VIA nel suo complesso (e gli “aiutini” che decreti governativi degli ultimi mesi hanno dato affinché poi si desse un parere positivo)e così rischiano consapevolmente di far non contribuire allo stop all’opera.
Insomma c’è ricorso e ricorso. E dato che siamo alla vigilia dell’ultima puntata della querelle (o almeno, purtroppo, sembra) questo significa assumersi una grave responsabilità. Che ci si avvicini alle scadenze elettorali in molti comuni è casuale? Non credo, ma credo che la politica si debba assumere le proprie responsabilità. Buffa in questo senso pare più di tutti la posizione del sindaco di Prato: ha aspettato anni a presentare ricorsi, lo fa su un aspetto marginale, non chiede la sospensiva, è lasciato solo a rispondere (in un bel gioco delle parti) alle arroganti prese di posizione delle categorie economiche fiorentine, e la questione entra nel calderone dei posizionamenti all’interno del ceto politico pd negli scenari post voto. Insomma scopertamente il pd continua a mettere insieme questioni interne e ruoli istituzionali, come se fosse il partito di governo “naturale” della Toscana (quando il quadro è effettivamente terremotato dalle elezioni politiche e fra poco si vota in molti comuni, e non lontano in Regione, non a caso spettatore silente), permettendosi quindi tatticisimi e posizionamenti. Questa è la vera anti politica, tanto per rispondere al sottosegretario Nencini. Se il partito di maggioranza relativa da molti anni, si fa dettare l’agenda da un privato, e si fa politicamente “minacciare” da rappresentante di una categoria economica, presenta ricorsi l uno diverso dall’altro e si battibecca campanilisticamente come sta facendo, ipoteca assetti e ricandidature al posizionamento su questo tema, ha politicamente fallito. Tutti ne traggano le proprie considerazioni, penso però che l’opposizione alla realizzazione dell’opera – con relativi fatti concreti – è un discrimine per qualsiasi scenario futuro. Su questo noi siamo chiari, perché parla di un modello di sviluppo che è incompatibile con gli interessi generali (e non di potentati privati) e con una sinistra vera che non guardi al passato. E non ci vengano a proporre argini a qualche campo avversario: l l’argine alla destra si fa con politiche non di destra, e questa dell’aeroporto lo è in pieno”