Lotta al consumo di suolo, dalle parole ai fatti: con l’approvazione della delibera per la variante di salvaguardia al Piano Operativo di Calenzano durante il Consiglio comunale del 19 settembre, sta proseguendo il percorso per eliminare dal POC le previsioni edificatorie più impattanti riguardanti aree inedificate in contesto urbano, che avevamo a suo tempo contestato anche con osservazioni e raccolte firme.
Per le aree in questione non sono stati ancora ufficialmente presentati progetti o richiesti permessi: l’Amministrazione comunale ha dunque piena facoltà di rivederne la destinazione, per guidare le scelte urbanistiche e di sviluppo verso la rigenerazione del già costruito e limitare il consumo di una risorsa preziosa ed esauribile come gli spazi verdi e il suolo vergine.
Un atto che possiamo definire di portata storica per Calenzano, che segna un significativo contributo al mantenimento della sostenibilità, resilienza climatica e vivibilità della nostra comunità, anche per le generazioni future.
La delibera è stata votata dal Gruppo Consiliare “Sinistra per Calenzano – Per la Mia Città -Calenzano Democratica”; i Gruppi consiliari di opposizione, “Partito Democratico – Centrosinistra insieme”, “Baratti Sindaco – Lega – Forza Italia” e la Consigliera Monica Castro, hanno invece espresso la propria contrarietà durante la discussione e lasciato l’aula durante la votazione.
L’adozione della variante in Consiglio fa seguito alla delibera di indirizzo della Giunta approvata a luglio scorso, e prevede la modifica delle previsioni di trasformazione di sei aree verdi all’interno del territorio urbanizzato: quelle in via Monti (AT06), in via Vittorio Emanuele (AT07), fra via dei Prati e via di Pagnelle (AT08), in località Fibbiana (AT10), in via Fanciullacci a Carraia (AT11) e in via di Pagnelle a ridosso della Barberinese (AC08).
Entro trenta giorni dall’adozione dell’atto è possibile per privati, enti ed associazioni presentare osservazioni, come previsto dall’iter di formazione della variante, che proseguirà poi con l’elaborazione delle controdeduzioni e la relativa approvazione in Consiglio.