MARTEDI 16 GIUGNO SI TERRA’ IL CONSIGLIO COMUNALE.
SESTO BENE COMUNE HA PRESENTATO UNA MOZIONE SULL’INCENERITORE AFFINCHE’ IL COMUNE DIA PARERE CONTRARIO IN SEDE DELLA CONFERENZA DEI SERVIZI CHE SI TERRA’ DUE GIORNI DOPO.
ABBIAMO BISOGNO DEL SOSTEGNO DI TUTTI.
Qui di seguito il testo:
“Oggetto: Richiesta di apporre, da parte del Comune di Sesto Fiorentino, parere contrario alla seconda seduta decisoria della conferenza dei servizi ai sensi dell’art. 12 della LR 39/2005-DLgs 387/2003 – Progetto per la realizzazione e gestione di un impianto di incenerimento rifiuti non pericolosi con recupero energetico mediante produzione di energia elettrica, ai sensi del DM 06/07/2012 con carico termico totale 65,2 MWt. Comune di Sesto Fiorentino (FI), loc. Case Passerini.
VISTA la Convocazione della seconda seduta decisoria della conferenza dei servizi per il giorno 18 giugno 2015, a cui il Comune è invitato a partecipare (lettera prot. n. 0263602 del 14.05.2015) e comunque ad esprimere proprio formale parere;
CONSIDERATO che, ai sensi dell’art. 28 della LR 40/2009, la mancata partecipazione o il mancato invio del proprio contributo alla Conferenza dei Servizi comporta, da parte dell’amministrazione assente, l’accettazione delle decisioni contenute nel provvedimento finale, che sostituisce ogni autorizzazione, concessione nulla osta o atto di assenso delle amministrazioni partecipanti o invitate a partecipare ma risultate assenti;
PRESO ATTO che nella Conferenza dei Servizi del 17.11.2014 il Comune di Sesto Fiorentino relativamente all’autorizzazione paesaggistica ha espresso parere sospensivo con richiesta di integrazioni, e per la variante allo strumento urbanistico comunale ha richiesto chiarimenti in merito alle relative procedure;
CONSIDERATO
che un impianto di incenerimento può costituire una fonte di inquinamento rilevante ed aggiuntiva per la piana fiorentina, destinata ad aggravare la già critica situazione attuale con prevedibili ulteriori ricadute negative per la salute delle persone come preannunciato dalla stessa ASL;
che il Sindaco è il responsabile della condizione di salute della popolazione del territorio di sua competenza ed il Consiglio Comunale condivide questa responsabilità, e pertanto deve prioritariamente salvaguardare l’ambiente e tutelare la salute della popolazione residente;
che esistono consolidate esperienze gestionali ed impiantistiche alternative (che coinvolgono milioni di cittadini italiani), che dimostrano nei fatti la non necessità, e la non economicità dei sistemi gestionali dei rifiuti a base di inceneritori e discariche;
che l’incenerimento è una tecnologia di gestione dei rifiuti ormai superata, per il suo alto impatto ambientale, lo spreco di materiali riutilizzabili, gli alti costi di costruzione ed esercizio, in contrasto evidente con la Direttiva quadro 2008/98/CE relativa ai rifiuti, che incoraggia il recupero dei rifiuti al fine di preservare le risorse naturali;
che il regolamento comunitario n. 1357/2014 classifica come rifiuti pericolosi sia le ceneri dei filtri, che le scorie di combustione degli impianti di incenerimento, da smaltire in discariche speciali, previsione non prevista dal piano interprovinciale rifiuti;
che gli impianti di incenerimento necessitano di grandi quantitativi di rifiuti per essere redditizi, in antitesi con quanto stabilito dalla suddetta direttiva, per cui per raggiungere gli obiettivi di efficienza nell’uso delle risorse, è previsto che il recupero energetico sia limitato ai materiali non riciclabili;
che appare in tutta evidenza come sia necessaria una revisione profonda delle previsioni di fabbisogno impiantistico del Piano interprovinciale dei rifiuti, alla luce della possibilità di dispiegare modalità gestionali diverse in linea con la Strategia per Rifiuti Zero, peraltro già sostanzialmente in uso in larghe aree del bacino interprovinciale stesso (es. Valdelsa) e dalla evidenza, non considerata, del fatto che dal 2010 si registra una costante diminuzione della produzione dei rifiuti urbani (dati ISPRA);
RICORDATO
che all’interno dell’Autorizzazione Unica per la realizzazione e gestione dell’impianto è previsto anche il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA);
che con l’Autorizzazione Unica discendono contestualmente tutte le autorizzazioni necessarie per la realizzazione dell’impianto, comprese quelle di carattere paesaggistico e ambientale, per il suo esercizio e gestione, così come previsto dall’art. 208 del DLgs. 152/06 e dall’art.11 co 2 della LR 39/2005;
RICORDATI gli articoli 32 e 41 della Costituzione della Repubblica Italiana, ove è esplicitamente sancita la “tutela della salute come fondamentale diritto dell’individuo e della collettività” e vengono posti limiti alla iniziativa economica che “non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”;
tutto ciò premesso il Consiglio comunale,
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
a) a partecipare alla Conferenza dei Servizi del 18 giugno 2015 per chiedere la sospensione immediata del procedimento e dell’iter per la realizzazione dell’impianto di incenerimento nel nostro Comune, al fine di ottemperare a quanto previsto dall’art. 21 ex DLgs 152/2006 (che esige di identificare e valutare tutte le opzioni alternative al progetto, compresa la sua non realizzazione – cosiddetta “opzione zero”), indipendentemente dal fatto che le precedenti Conferenze dei Servizi, e la procedura di VIA, abbiano bypassato questo aspetto con la debole giustificazione che la previsione impiantistica è contenuta nel piano interprovinciale dei rifiuti;
b) a partecipare alla Conferenza dei Servizi del 18 giugno 2015 ribadendo, in quella sede, l’assoluta necessità, al fine di poter compiere il proprio ruolo istituzionale di garante della salute dei propri cittadini di effettuare:
una nuova valutazione di impatto sanitario che misuri prioritariamente il livello attuale di inquinamento (“livello zero”) come richiesto da tempo da Associazioni, Gruppi e Movimenti Ambientalisti;che serva come base dirimente per l’accettazione o meno di ogni infrastruttura “pesante”;
uno studio previsionale sulle ricadute dell’impianto di incenerimento, accurato e aggiornato per tutte le categorie di inquinanti (comprese quelle escluse dalle VIS precedenti, come ad esempio le cosiddette “nanopolveri”);
uno studio previsionale aggiuntivo relativo alla prevista messa in esercizio del nuovo aeroporto fiorentino, così come richiesto in sede di terza seduta di Conferenza dei Servizi dell’8.04.2014, dal Comune di Sesto Fiorentino con parere del 4.04.2014 – e totalmente ignorato a livello di atto conclusivo della procedura di VIA dell’impianto;
c) a ribadire inoltre come sia intenzione dell’Amministrazione di opporsi decisamente alla realizzazione dell’impianto nelle opportune forme e modi, a partire dalle azioni sulle quali è chiamato ad esprimersi, in sede della Conferenza dei servizi; nel merito:
che il Comune si opponga a qualsiasi richiesta di variante alla strumentazione urbanistica vigente non preventivamente condivisa e partecipata dalla cittadinanza;
che il Comune si opponga a qualsiasi azione, nulla osta o autorizzazione che risulti imposta dalla stessa conferenza come necessità prevalente sull’interesse pubblico della tutela dell’ambiente, della Salute e del paesaggio.
d) che in quella sede sia fortemente ribadita la necessità di valutare forme di smaltimento non impattanti su ambiente e salute, al fine di scegliere la più confacente, in rispetto alle recenti indicazioni della normativa europea sull’”Economia circolare”, che vietano l’incenerimento di tutte le frazioni merceologiche riutilizzabili e riciclabili, per un’economia verde, circolare e sostenibile ambientalmente e socialmente.”
Foto: www.sestobenecomune.it
Sesto Bene Comune