Sesto Fiorentino sottoscrive il protocollo della Regione per la chiusura del campo rom di via Madonna del Piano

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Simbolo del Comune di Sesto Fiorentino

Dopo la proposta della Regione Toscana ai Comuni di un protocollo per impegnarsi insieme nel superamento dei campi nomadi e per una maggiore integrazione di Rom e Sinti che abitano in Toscana, il Comune di Sesto Fiorentino ha emesso il seguente comunicato:

 

Il Comune di Sesto Fiorentino ha sottoscritto oggi, mercoledì 1 agosto, il protocollo d’intesa per “Interventi finalizzati al superamento dei campi rom e all’inclusione di soggetti vulnerabili sul territorio nazionale” tra Regione Toscana e i comuni di Carrara, Firenze, Lucca, Prato, oltre allo stesso Comune di Sesto Fiorentino. L’iniziativa, promossa dalla Regione Toscana, mira a realizzare un’azione di coordinamento, monitoraggio e impulso delle attività finalizzate al superamento dei campi rom e alla promozione di percorsi di integrazione.

Con questo accordo – spiegano il sindaco Lorenzo Falchi e l’assessore alle Politiche sociali Camilla Sanquerincontiamo di riuscire ad ottenere sostegno per chiudere definitivamente il campo rom di via Madonna del Piano, alla cui dismissione stiamo lavorando fin dal nostro insediamento. Dal 2016 ad oggi le presenze all’interno del campo sono più che dimezzate: ad oggi l’insediamento ha visto l’uscita di 35 persone, 33 sono quelle ancora all’interno. La chiusura sta avvenendo ed avverrà in maniera progressiva, accompagnando le persone che ci vivono attraverso percorsi di inserimento sociale e lavorativo in grado di farle uscire dalla marginalità. Le ruspe, spesso evocate da qualcuno, sono efficaci da un punto di vista mediatico, specie quando si vuole veicolare un messaggio di odio e intolleranza, ma non fanno né sparire i problemi complessi né possono impedire alle persone, una volta chiuso un campo, di trovare un’altra sistemazione senza nemmeno troppa difficoltà. Questa è la realtà alla quale le istituzioni, nel rispetto della legalità e dei principi di umanità che mai possono venire meno, debbono una risposta. Siamo l’unico comune non capoluogo a sedere intorno a questo tavolo, segno della serietà e della credibilità del lavoro svolto fino ad oggi che ci porterà in tempi brevi a chiudere definitivamente il campo”.

Dall’inizio del 2018, l’insediamento di via Madonna del Piano ha visto l’uscita di sei nuclei familiari, per un totale di 35 persone; rimangono all’interno ancora cinque famiglie per un totale di 33 persone. L’uscita dal campo è avvenuta grazie a progetti triennali verificati annualmente.

Nel tempo particolare attenzione è stata prestata al rispetto della frequenza e degli obblighi scolastici, anche grazie al supporto del progetto Start, svolto da diversi anni da Caritas nelle scuole medie. Nell’ultimo anno scolastico i risultati sono stati molto positivi e, per la prima volta, è avvenuta l’iscrizione di alcuni ragazzi alle scuole superiori.

 

 

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