I ragazzi del CIRS Firenze (Comitato Italiano per il Reinserimento Sociale) hanno inviato una lettera al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del suo 79° compleanno, il 23 luglio scorso.
Il C.I.R.S. di Firenze, con sede in via delle Masse 41 a Firenze, è un’Organizzazione di Volontariato iscritta al Registro Regionale del Volontariato dal 1994.
Presta da sempre il suo servizio socio-assistenziale a favore di persone con disagio sociale e/o disabilità psico-fisica ed offre servizi socio-educativi e di formazione.
Il C.I.R.S. (www.cirsitalia.com)si rivolge a giovani ed adulti dai 16 anni in poi, con alterazioni cognitive di varia entità ed eziologia, diversi profili di autosufficienza, disadattamento psico-sociale, cui destina un programma di attività integrate e percorsi educativi individuali finalizzati ad offrire interventi personalizzati di assistenza, socializzazione, rieducazione, e riabilitazione, per il mantenimento e/o l’acquisizione di competenze e capacità, per l’attenuazione dei sintomi disturbanti, per il rinforzo all’autonomia personale e la cura della persona.
Questa la lettera inviata al Presidente Sergio Mattarella:
“Caro Signor Presidente, tanti auguri di buon compleanno!”
Inizia con queste parole la lettera che i ragazzi del Cirs, il comitato italiano per il reinserimento sociale di Firenze hanno inviato al presidente della Repubblica Sergio Matterella nei giorni scorsi in occasione del suo compleanno.
“Il nostro centro diurno di socializzazione (che si trova in via delle Masse a Firenze) – hanno scritto i ragazzi – rappresenta per noi una seconda famiglia, siamo un gruppo di amici e ogni giorno, insieme agli operatori, svolgiamo tante attività che ci fanno crescere e stare bene. A causa del coronavirus siamo stati a casa per lunghi mesi. Ci siamo sentiti rinchiusi e privati della nostra libertà. Abbiamo provato una grande malinconia anche se abbiamo fatto di tutto per mantenerci in contatto, grazie alle video chiamate e ai messaggi. Distanti ma uniti. In questi mesi – continua la lettera – abbiamo capito quanto sia bello stare insieme e quanto ci manchi non vederci per lunghe settimane, abbiamo compreso quanto sia bello uscire e camminare e quanto sia brutto non poter vedere amici e parenti. Per noi il Cirs è famiglia, compagnia, amicizia. E’ casa, il luogo dove impariamo tante belle abilità”.
La lettera, scritta con parole semplici che provengono dal cuore, contiene anche un appello: “con l’occasione – hanno scritto i ragazzi – vorremmo chiederle di stimolare il Parlamento a fare qualcosa di più per noi ragazzi, siamo bella gente e forse meriteremmo più attenzione.
La missiva si chiude con una richiesta di incontro col capo dello Stato: “In questi mesi l’abbiamo vista in televisione e anche se sappiamo che è molto impegnato ci farebbe piacere poterla incontrare, potremmo farle vedere il nostro laboratorio di teatro, oppure i lavori che realizziamo durante le attività di cucito, la manipolazione della creta, la pittura su stoffa o l’intreccio dei vimini”.
“Per il momento – hanno concluso i ragazzi che a Sesto Fiorentino svolgono il laboratorio sull’autonomia abitativa – le facciamo tanti auguri di buon compleanno e vogliamo ringraziarla per quello che fa per il nostro paese. Ci piacerebbe molto ricevere una sua risposta e magari, chissà, incontrarla davvero. Con la nostra semplicità sapremo farla sorridere”