E’ stata presentata nel pomeriggio di martedì 26 febbraio nel palazzo Comunale di Sesto Fiorentino la nuova pubblicazione sulle due tombe etrusche sestesi “Le Tombe Etrusche della Montagnola e della Mula a Sesto Fiorentino”, alla presenza del Sindaco Falchi, della ProSesto e delle figlie dei due “scopritori”.
Sono passati 60 anni da quando Marcello Mannini e Frido Chiostri, architetti sestesi, nell’estate del 1959 scavarono sotto la Montagnola assieme a amici e volontari (il tutto autofinanziato) riportando alla luce una delle tombe a tholos più imponenti e meglio conservate della Toscana.
Sono 50 anni che è stata realizzata l’ultima pubblicazione sul tema, firmata proprio dai due scopritori. Martedì 26 febbraio è stato presentato un nuovo libro, edito da apice libri, promosso dalla ProLoco, dal Comune di Sesto e dalla Soprintendenza Archeologica Toscana, che rimette insieme quegli scritti con nuove illustrazioni e planimetrie e testi di esperti del settore (come la sovrintendente toscana Giuseppina Carlotta Cianferoni).
A presentare il libro nel palazzo Comunale lo stesso editore Stefano Rolle, Alessandro Baldi, presidente della ProLoco, il sindaco Lorenzo Falchi, Maria Pia Mannini – figlia dello scomparso Marcello – e Frida e Francesca Chiostri, in rappresentanza del 98enne Frido Chiostri che ha collaborato anche a questa pubblicazione.
Le tre “figlie” hanno ricordato con orgoglio e in maniera vivida il momento della scoperta, uno scavo eseguito con passione ma senza grandi mezzi dai loro genitori e dai volontari e a cui loro stesse, bambine, hanno partecipato. Una storia quasi alla “Indiana Jones”. Ogni giorno nuovi reperti, ogni giorno venivano alla luce dettagli emozionanti. Del resto, come ha ricordato il presidente della ProLoco Alessandro Baldi “La scoperta di queste tombe ha fatto riscrivere il capitolo Etruschi sui libri di Storia”. Fino ad allora infatti non si era a conoscenza del fatto che anche nel periodo più antico vi fossero insediamenti etruschi in questa zona. Le due tombe risalgono al IIV secolo a.C.
Il sindaco Falchi ha ricordato come al momento della sua elezione, nel 2016, le tombe fossero difficilmente visitabili, ed è stato impegno della sua amministrazione trovare il modo di renderle sempre più fruibili. “Certo non siamo eredi diretti degli Etruschi, ma le tombe etrusche costituiscono una testimonianza del nostro lontano passato e una ricchezza del nostro territorio che tutti dovrebbero visitare. La nuova pubblicazione può essere un’occasione sia per i tanti che già conoscono questi tesori sia per quelli che ancora devono scoprirli”..
Attualmente la Montagnola è gestita dai volontari della ProSesto che fanno visite guidate su appuntamento alle scolaresche e garantiscono l’apertura nei finesettimana nel periodo da marzo a ottobre. Attualmente i visitatori sono circa 1.000 all’anno, ma l’obbiettivo è allargare la possibilità di fare visite e valorizzare sempre più le due tombe etrusche. Tra l’altro il presidente Baldi ha lanciato un appello: alla ProLoco si cercano nuovi volontari, proprio per gestire tutto questo patrimonio; gli interessati troveranno maggiori informazioni sul sito dell’associazione.
Il libro “Le Tombe Etrusche della Montagnola e della Mula a Sesto Fiorentino” è disponibile in libreria.