E’ tornato il grande ciclismo in Toscana, almeno in maniera parlata. Nella serata di martedì 14 luglio, infatti, oltre sessanta persone hanno preso parte, ben distanziate, alla presentazione delle prime due gare ciclistiche post Covid-19 presso il Circolo MCL Don Minzoni /Fosco Bessi di Settimello.
Sabato 18 luglio andrà in scena la 1960-2020 Tour De France Gastone Nencini, Cronoscalata Barberino-Futa, una gara storica del panorama ciclistico toscano e nazionale quest’anno dedicata al “Leone del Mugello”, Gastone Nencini.
“Noi siamo felici di questa iniziativa – ha commentato Massimo Bacherini, Presidente della Gastone Nencini – perché è la prima a livello nazionale e perché festeggiamo Gastone Nencini che il 17 luglio 1960 trionfava a Parigi e noi gli dedichiamo questa gara. Questa ha visto tanti campioni trionfare – ha continuato Bacherini – da Saronni a Bugno e Moser passando per Casagrande e Pantani, quindi ci aspettiamo che chi vincerà possa diventare un corridore con un futuro roseo. Si dà una speranza di rinascita al ciclismo, non solo ai corridori ma anche ai genitori, al movimento e agli sponsor”.
Domenica 26 luglio, invece, prenderà il via davanti allo stabilimento Big Mat Focardi&Cerbai a Sesto Fiorentino la prima Cronoscalata “Per Sempre Alfredo”, 13,100 chilometri che porteranno i corridori Juniores e Under fino a Piazzale Leonardo.
“Insieme al comitato Per Sempre Alfredo avevamo pensato di fare qualcosa dopo l’emergenza – ha detto Saverio Metti (Fosco Bessi) – e quindi perché non una cronoscalata su un percorso storico che parte da Sesto Fiorentino e arriva fino a Monte Morello. Le due gare sono storiche e dedicate a due grandi campioni come Nencini e Alfredo Martini. Rimettere in pista queste due gare – ha concluso Metti – è un segno di ripartenza fatta bene perché si vedranno valori importanti in gara, con gente che ritroveremo tra i professionisti tra qualche anno”.
Per presentare al meglio le gare era presente anche Francesco Casagrande, vincitore per due volte della Barberino-Futa e detentore del record: “Bisogna partire a tutte e arrivare a tutta, nel 1995 c’era Ghirotto davanti a me ma trovai il vento a favore. Sono due gare brevi, quindi c’è da partire forti. Sulla salita di Monte Morello vinse mio fratello, io ero in macchina, ed è una gara molto impegnativa”.
Presenti alla serata anche l’Assessore allo Sport del Comune di Barberino di Mugello, Paolo Tagliaferri, e il suo corrispettivo a Firenzuola, Maurizio Baracani. Oltre alle istituzioni mugellane, c’erano anche i figli di Gastone Nencini, Elisabetta e Giovanni.
“Quest’anno questa dedica a mio padre – ha detto Elisabetta Nencini, la figlia – è qualcosa di veramente emozionante. Sto ripercorrendo la storia di mio padre e riesco a comprendere quanto immenso fosse stato come campione e uomo. Questo sessantesimo è importante, ricordare i campioni e tornare indietro con la memoria è qualcosa di doveroso”.
Il Sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi ha poi presentato la prima Cronoscalata “Per Sempre Alfredo”: “Stasera è una soddisfazione, lo sarebbe stato a prescindere, ma poter annunciare e scoprire una iniziativa come la cronoscalata ha una grande importanza a livello sportivo e sentimentale per la nostra città. E’ dedicata a Alfredo Martini, il cui legame con Sesto Fiorentino è fortissimo, dal Criterium alla Rete Ciclabile. La soddisfazione oggi è tanta”.
Riparte anche il ciclismo!Grazie alla passione degli amici di "Per Sempre Alfredo" e della Fosco Bessi torna una…
Publiée par Lorenzo Falchi sur Mercredi 15 juillet 2020
“Erano amici veri – ha detto Matteo Miano, nipote di Alfredo Martini – erano due persone cristalline ma vere. Il nonno associava Gastone alla parola coraggio. Coraggio ne abbiamo avuto organizzare questa corsa, nelle sere che hanno portato a presentare questa corsa ci siamo fatti coraggio tra di noi. E’ il coraggio di chi ci ha dato mano a farlo e a realizzare ciò. Questo coraggio – ha concluso Miano – verrà chiesto ai ragazzi che la faranno, Morello è una montagna che ti respinge, ciclisticamente parlando. Morello che, inoltre, è la montagna del coraggio dei sestesi”.
DARIO BALDI