“Anche nel nuovo accordo tra Regione e città Metropolitana sulla tramvia, che mette in rete con Firenze anche Bagno a Ripoli, Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino e Scandicci, non viene considerata l’area industriale di Osmannoro, dimenticando così migliaia di lavoratori costretti ad usare il mezzo privato per via di un servizio auttobus insufficiente. Eppure le soluzioni per portare la tramvia a Osmannoro ci sono”. A dirlo è il segretario generale della Fit-Cisl Toscana, Stefano Boni, che avanza due possibili soluzioni e chiede che vengano realizzati degli studi di fattibilità in merito.
La prima soluzione proposta dal Fit-Cisl, spiega Boni, riguarda la “tramvia numero quattro per le Piagge. Per raggiungere, come prevedono i nuovi accordi, Campi Bisenzio, la linea potrebbe tagliare l’area dell’Osmannoro in modo da servire tutta la zona industriale”. L’altra opzione “chiama in causa la tramvia numero due per l’aeroporto, il cui tracciato è stato deciso di prolungare fino al Polo Scientifico di Sesto Fiorentino passando dalla stazione di castello: In questo caso la Fit propone che dal Polo si prosegua in direzione retta per ricongiungersi alle Piagge con la linea quattro, chiudendo un anello molto importante per la viabilità”
“Nell’ottobre scorso, assieme agli altri sindacati, abbiamo promosso un incontro con gli assessori ai trasporti del comune di Firenze della regione toscana, per sottolineare l’importanza di un servizio pubblico che porti i lavoratori da Santa Maria Novella a Osmannoro con un collegamento veloce ed efficace ma ad oggi si continua a progettare la mobilità dimenticando la vocazione industriale e manifatturiera di questa importante area al centro della Toscana” conclude il sindacalista
ANSA