Trasferiti i migranti all’Associazionismo Sestese. Il sindaco Biagiotti: “Dobbiamo dar loro aiuto a renderli autosufficienti”

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Sara Biagiotti
TuttoSesto

Nella mattinata di mercoledì 6 agosto i cinquanta migranti ospiti, dal 19 luglio, della Caritas alla scuola Gobetti di Sesto Fiorentino, sono stati trasferiti all’ex sede dell’Associazionismo Sestese in viale Togliatti 215. Nelle scorse settimane il sindaco Sara Biagiotti ha convocato due riunioni con i circoli del territorio, le parrocchie, la Caritas, la Protezione Civile e la Polizia Municipale per dar vita ad una vera e propria rete di solidarietà. Alcuni cittadini hanno già dato il loro contributo donando spontaneamente vestiti e generi di prima necessità. Il Comune ha anche attivato un indirizzo mail, al quale inviare qualsiasi proposta d’aiuto ([email protected]).

Un grazie ai volontari e, in particolare, all’Associazionismo Sestese: hanno dimostrato di essere generosi e sempre all’altezza della situazione. Ringrazio anche gli uffici comunali per la collaborazione, la tempestività e il livello di organizzazione dimostrato – ha detto il sindaco Sara Biagiotti –. Attraverso la stretta e virtuosa collaborazione tra istituzioni, volontariato e Caritas abbiamo creato un modello di gestione dell’accoglienza valido. Dobbiamo dare ai migranti l’aiuto necessario, ma soprattutto dobbiamo renderli autosufficienti e farli sentire utili alla comunità che li ha ospitati. L’integrazione passa dallo scambio reciproco e sono certa che, attraverso il mondo del volontariato, costruiremo veri progetti di inclusione sociale”. “Il modello Sesto si è rivelato vincente – ha detto il direttore della Caritas di Firenze, Alessandro Martinicon un coinvolgimento positivo e concreto della società civile. Adesso dobbiamo lavorare per continuare a consolidare quanto costruito fino ad ora. Gli operatori della Caritas continueranno a gestire l’accoglienza nella sede di viale Togliatti. E con il decisivo contributo dei volontari daremo una mano a questi ragazzi a costruirsi un futuro in Italia o in Europa”.

 

STEFANO NICCOLI 

 

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