Lo studio di ‘The European House – Ambrosetti’ sulla mobilità nelle Città Metropolitane “conforta il cantiere aperto dalla Metrocittà di Firenze per realizzare il suo Piano strategico entro il 2030”. Andrea Ceccarelli, consigliere della Città Metropolitana delegato alle Infrastrutture interviene sullo studio, condotto in collaborazione con Fs Italiane e presentato a Cernobbio, che evidenzia come chi utilizza il mezzo pubblico nella Città Metropolitana di Firenze impiega in media il doppio del tempo che a Parigi, Madrid, Berlino o Londra: 61 minuti per coprire solo 5 chilometri e mezzo.
La Metrocittà di Firenze si collocherebbe al quinto posto sulla classifica delle 14 nazionali secondo l’«Urban Mobility Index» dopo quelle di Milano, Torino, Venezia e Genova. Esiste tuttavia un margine di miglioramento che può portare a un’inversione di tendenza nell’arco di tre-cinque anni fondata su tre pilastri: la creazione di un solido sistema di infrastrutture di trasporto urbano su rete fissa e la forte integrazione modale correlata a un’efficace pianificazione urbanistica. “E’ proprio quello che stiamo facendo – sottolinea Ceccarelli – Il Comune di Firenze sta portando avanti la tramvia che cambierà decisamente la mobilità nel territorio non solo su Firenze, tenendo conto che essa raggiungerà Campi Bisenzio a nord-ovest e il Chianti a Bagno a Ripoli. L’intesa siglata con Regione Toscana e Comuni di Firenze, Bagno a Ripoli, Campi Bisenzio, Scandicci e Sesto Fiorentino per il prolungamento delle linee della tramvia individua la Città Metropolitana come coordinatrice dell’ attivita di progettazione”.
“Al tempo stesso la Città Metropolitana – aggiunge il Direttore Generale Pietro Rubellini – approvato il Piano strategico ‘Rinascimento metropolitano’, sta concretizzando le linee di accessibilità universale che riassumo in sintesi: per uno spostamento efficiente e differenziato si sta attuando una serie di interventi di integrazione ed interscambio tra mobilità privata e pubblica. Saranno create le superstrade ciclabili, attraverso la ricucitura della rete ciclabile intercomunale, che rappresenta una delle priorità per incoraggiare gli spostamenti in bicicletta su scala metropolitana sia per i turisti che per i cittadini.
Il 21 settembre la Città Metropolitana parteciperà alla Settimana europea della Mobilità proprio su questo tema, evidenziando l’impatto positivo del progetto – e i relativi interventi – approvato con il bando periferie come anche del Patto per Firenze, con finanziamenti del Governo per diversi milioni di euro”. La ciclo-superstrada Firenze – Sesto Fiorentino – Prato è concepita come primo progetto di una rete di percorsi dedicati aperta al territorio metropolitano (ad esempio a Sud di Firenze, verso Bagno a Ripoli).
Saranno realizzati più Nodi Intermodali, cioè punti di scambio della mobilità metropolitana, in cui convergono più infrastrutture trasportistiche e dove è possibile in modo veloce ed immediato passare da un mezzo di trasporto ad un altro (aereo/ treno/ tram/ autobus/ auto/ bici/ piedi). Con il Piano strategico si innalza l’offerta digitale al cittadino per favorirne gli spostamenti, con una reale integrazione dei sistemi di mobilità metropolitana tra le diverse società che gestiscono i servizi a livello locale, la copertura estesa della banda larga, la realizzazione della Sentient City Control Room, un aggregatore di big data a livello metropolitano. Fonte: Città Metropolitana di Firenze
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