Trattoria Biancospino: cucina al femminile, quando il sogno si realizza dopo i 50 anni

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Biancospino

Ha da poco compiuto un anno la trattoria di pesce “Biancospino”, a Campi Bisenzio, guidata dalle due chef Maria Campagna ed Elisabetta Becagli.
Un sogno, il loro, che si è concretizzato a più di 50 anni, età in cui, la maggior parte delle volte, gli stimoli dal punto di vista lavorativo sono minori. Ma, in questo caso, la passione per la cucina è stata un richiamo troppo forte.
La comune appartenenza all’Associazione Cuochi fiorentini ha fatto incontrare nuovamente le due ex vicine di casa, convincendole che era arrivato il momento di aprire un locale insieme.

Le due socie arrivano da percorsi precedenti molto diversi: Maria, figlia di Oreste Campagna, nasce in una famiglia dedita alla ristorazione nel territorio di Calenzano da decenni. Comincia a praticare da adolescente, nel primo ristorante aperto dal padre a Le Croci, poi successivamente con i fratelli e i genitori si trasferisce a Legri nella nuova attività, che venderà solo nel 2013, dopo la morte del babbo. Da quel momento prendono il via altre esperienze, altrettanto intense e di valore, come l’attivismo nell’Associazione Cuochi Fiorentini (di cui è diventata la presidente un anno e mezzo fa) o la partecipazione, come cuoca volontaria, a missioni di aiuto con il “Dipartimento solidarietà ed emergenza” della “Federazione italiana cuochi”.

Elisabetta, fiorentina di origine ma calenzanese di adozione, ha le idee chiare su quale sia la sua “vocazione” fin da giovane: frequenta l’istituto alberghiero e, dopo qualche anno di pausa per crescere i figli, si rimette a studiare frequentando tanti corsi di ristorazione. Mette su una ditta di chef a domicilio, circa un quindicennio fa, cucinando per eventi e cerimonie in tutta la Toscana. Le richieste non mancano, ma il Covid arresta tutto. La svolta grazie all’incontro con Maria, entrambe desiderose di rimettersi in gioco.

«E così un anno fa abbiamo aperto il “Bancospino”, con tanta soddisfazione – raccontano le due socie – Abbiamo scelto di distinguerci un po’ rispetto alla grande offerta ristorativa già presente sul territorio con un locale di pesce fresco, ma non solo, riservando infatti una parte del menù anche a piatti vegetariani come tortelli, verdure fritte e taglieri di formaggi. Per tutto puntiamo sulla qualità e sulla freschezza, grazie alla nostra cucina espressa, poco elaborata ma con rivisitazioni originali. Le materie prime che utilizziamo sono a km zero, grazie a fornitori di zona, e sono riconosciute come Igp e Dop. Solo per fare qualche esempio, i formaggi e gli oli sono di aziende agricole di Calenzano che, non ci dimentichiamo, è “Città dell’olio”, il fagiolo è quello di Sorana, i marroni per la farina vengono dal Mugello o dalla Lunigiana, gli amari sono di marchi fiorentini. Tornando alla nostra specializzazione, siamo molto orgogliose di inaugurare, da metà novembre, la nostra “ostricheria”, che darà ai nostri clienti e ai palati più fini una scelta ancora più ampia nel menù di pesce».

ARTICOLO REDAZIONALE

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