Tutelare il territorio di Monte Morello in modo compatibile con lo sviluppo turistico ed evitare potenziali conflitti con gli escursionisti a piedi. E’ questo l’obiettivo della Commissione cicloescursionismo istituita nel gennaio 2020 dal Club Alpino Italiano di Sesto Fiorentino e di Firenze e da alcuni gruppi di mountain bike.
Durante la pandemia da Coronavirus molte persone hanno riscoperto la passione per la bicicletta. Anche da qui nasce il bisogno di dar vita ad una serie di regole.
La collaborazione tra enti ha dato i suoi frutti fin da subito. I risultati, illustrati nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Casa La Valle, possono essere riassunti in tre punti:
- censimento dei percorsi dedicati alla mountain bike. Sono circa 40 tra quelli in salita e in discesa. I sentieri non sono di proprietà del CAI e la loro manutenzione è a carico dei bikers;
- installazione, da parte dei ciclisti, della segnaletica in legno sui percorsi MTB;
- pubblicazione di un libro dedicato ai principali itinerari MTB a Monte Morello.
“A gennaio abbiano iniziato a ratificare il progetto. Il fenomeno del cicloescusrsionismo sta prendendo sempre più campo. Vogliamo difendere la montagna con gelosia attraverso la collaborazione tra vari soggetti“, ha detto Fabiano Magi, vice presidente del CAI Sesto Fiorentino.
“Mi fa piacere vedere quanto il CAI di Sesto si prende cura di Monte Morello. Il fenomeno del cicloescursionismo si è evoluto negli ultimi anni. Dobbiamo porre molta attenzione all’uso della bicicletta. Per quanto riguarda l’attività ciclistica la domanda è: come garantire maggior sicurezza in collina? Purtroppo la normativa regionale non ci consente di determinare eventuali responsabilità nella creazione di percorsi in collina. Le norme vanno riviste, alla luce anche dei nuovi numeri“, ha aggiunto Damiano Sforzi, vice sindaco e assessore allo sport di Sesto Fiorentino.
“Monte Morello è la montagna dei sestesi, non tanto dei vagliesi. La mia amministrazione vorrebbe creare un asse con Sesto, un trait d’union tra le varie associazioni affinché Morello sia vissuto anche dai cittadini di Vaglia. L’obiettivo è dar vita a un compendio di norme per regolamentare le varie attività di montagna. Bisognerebbe, ad esempio, distinguere la mountain bike dal downhill. Secondo me chi fa downhill dovrebbe evitare i sentieri CAI“, ha concluso Leonardo Borchi, sindaco di Vaglia.
STEFANO NICCOLI
