Non riaprire la strada panoramica dei colli alti – chiusa da febbraio per una frena all’altezza del chilometro sette -, togliere l’asfalto e trasformarla in strada “bianca”, cioè asfaltata. E’ la proposta dell’ambientalista Mauro Ugolini del Comitato Città per l’Uomo.
“Gli enti locali sono in difficoltà a trovare risorse per risolvere il dissesto geologico che causa l’interruzione – ha detto al quotidiano La Nazione -. In una logica preventiva la strada potrebbe essere trasformata in strada bianca, non asfaltata, come ce ne sono tante nei paesi del Nord e sulle Alpi. La Panoramica fu costruita negli anni Sessanta dal Consorzio dei Colli Alti, quando il territorio collinare di Monte Morello aveva visto l’approvazione da parte dei Comuni di Sesto Fiorentino e di Vaglia di una mega lottizzazione che prevedeva la costruzione di milioni di metri cubi di cemento. La strada divenne provinciale negli anni Novanta e presentava e presenta costi di manutenzione rilevanti. Questa scelta potrebbe segnare un inversione di tendenza. Per accedere alle zone collinari si potrebbe pensare a ripristinare l’uso della stazione ferrovia di Cercina e Montorsoli, e servizi di pulmini gestiti dalle strutture agroturistiche e ricettive della zona. Servono interventi per sistemare la viabilità da via della Castellina, via Ruffignano, Cercina e Ceppeto, che oggi è usata da chi proviene da Vaglia e che prima usava la Panoramica. Occorre riempire le buche sui lati della strada e sistemare le piazzole dove le auto si scambiano, togliere terreno e sassi che cadono sulla carreggiata, collocare indicazioni di direzione, specchi su incroci cieci, indicatori segnaletici”.