E’ successo qualcosa di impensabile fino a poco tempo fa.
Una comunità importante come Sesto Fiorentino, tramite il suo Consiglio Comunale, dice e impegna il Sindaco e la Giunta “a ribadire lo stop ai permessi a costruire l’inceneritore” e ad andare alla Conferenza dei Servizi “a chiederne la sospensione immediata del’iter”.
E’ un primo passo ed è significativo che sia stato fatto a grandissima maggioranza.
Certo, occorrerà vigilare affinchè le disposizioni votate siano nella pienezza rispettate e portate avanti in ogni sede, ma è successo qualcosa di sostanziale di cui non si potrà più far finta di niente.
Oggi siamo davvero contenti perché tutti insieme abbiamo vinto una battaglia importante e le nostre armi migliori sono state la consapevolezza diffusa dell’inutilità e pericolosità dell’inceneritore e la persuasione sempre più decisa di larghi strati della popolazione che si devono imboccare altre strade possibili.
Da subito occorre intensificare gli sforzi, a partire dall’appuntamento del presidio del 18 giugno a Firenze per chiedere il rinvio della “decisoria” seduta della Conferenza dei Servizi ed insieme per ampliare il campo di iniziative coordinandoci con tutte le forze che nella Piana Fiorentina e a Firenze lavorano per i nostri stessi obbiettivi.
Allo stesso tempo, va rinnovata la stessa energia, determinazione e unità a fermare l’inutile scempio del nuovo aeroporto “doppione di quello di Pisa” che distruggerà l’ultimo pezzetto di verde della Piana Fiorentina che avrebbe dovuto essere il Parco della Piana.
Ora, più che mai, possiamo farcela.
Un’altra Sesto è possibile
