Undici sindaci chiedono all’Autorità idrica toscana di non procedere alla gara per il socio privato

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Acqua
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Una rivalutazione del percorso intrapreso sulla gestione del servizio idrico toscano perché l’acqua, bene comune per antonomasia, sia pubblica. Questo chiedono all’Autorità Idrica toscana gli amministratori dei Comuni di Calenzano, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Agliana, Borgo San Lorenzo, Cantagallo, Carmignano, Castelfranco Pian di Scò, Rufina, Vaiano e Vicchio, che si sono ritrovati ieri pomeriggio in Municipio a Calenzano per un incontro con i cittadini.
I sindaci hanno espresso la necessità di ampliare il dibattito sul futuro del servizio idrico, anche in seguito al rinnovo di diverse Amministrazioni comunali lo scorso giugno.

“Siamo ancora in tempo per fare una valutazione diversa – hanno dichiarato gli amministratori – e chiediamo di non procedere al bando di gara per l’individuazione del socio privato, tenendo conto anche del rischio che la gara, con le condizioni ipotizzate, potrebbe andare deserta o dar luogo a contenziosi. Secondo noi la strada di una gestione pubblica è una possibilità sostenibile anche finanziariamente grazie alla copertura delle tariffe. Chiediamo che le nostre comunità siano ascoltate e ci prendiamo anche l’impegno di organizzare incontri sui territori con i cittadini, perché riteniamo ci sia un’altra strada possibile, considerando che nel 2011 i cittadini si erano espressi in maniera molto chiara a favore dell’acqua pubblica”.

Erano presenti, oltre al sindaco di Calenzano Giuseppe Carovani, i sindaci di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi; di Campi Bisenzio Andrea Tagliaferri; di Borgo San Lorenzo Leonardo Romagnoli; di Vicchio Francesco Tagliaferri; di Vaiano Francesca Vivarelli; di Cantagallo Guglielmo Bongiorno; di Agliana Luca Benesperi; di Rufina Daniele Venturi; di Carmignano Edoardo Prestanti e l’assessore di Castelfranco Pian di Scò Marco Morbidelli.

Riguardo al percorso sulla costituzione della Multiutility, gli amministratori hanno ribadito la necessità di esplicitare con chiarezza il definitivo abbandono della quotazione in Borsa.

Comune di Calenzano

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