Università, cambia lo statuto e richiedente asilo si può iscrivere

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E’ fuggito dal suo Paese, il Camerun, nel 2016 (“Avevo paura a uscire in strada, ogni giorno c’era il rischio di non tornare vivo a casa”).

In tasca – scrive l’Ansa – poche cose e insieme al passaporto le fotocopie del diploma alle scuole superiori, convinto di poter raggiungere il suo obiettivo: continuare a studiare. Ma una volta attraversato il deserto della Libia ed essere arrivato a bordo di un barcone in Italia, a Sesto Fiorentino, come richiedente asilo, la delusione è stata forte quando lo scorso settembre si è presentato al Polo universitario di Novoli a Firenze chiedendo di iscriversi a Economia. Quelle fotocopie erano solo ‘carta straccia’.

E’ la storia di un 24enne del Camerun raccontata sulle pagine fiorentine di Repubblica. Una storia a lieto fine perché l’Ateneo fiorentino ha deciso di adottare una ‘piccola’ modifica allo statuto e quest’anno il 24enne potrà iscriversi.

Alla decisione, come spiega anche il rettore Luigi Dei, si e’ arrivati anche grazie a una ‘mobilitazione’ partita dagli studenti della lista dell’Udu (Unione degli universitari). La
modifica riguarda gli studenti extra Ue che hanno presentato la richiesta di asilo politico per ottenere lo status di rifugiato.

Questi studenti potranno immatricolarsi: se acquisiranno lo status di rifugiati la loro iscrizione resterà attiva, in caso contrario decadrà. In realtà, spiega il rettore, “ci siamo
informati e abbiamo visto che altri atenei italiani avevano trovato soluzioni per venire incontro a questi ragazzi.

Come modello abbiamo preso quello di Bologna”. In pratica un’iscrizione con “riserva” che però consentirà al 24enne di poter frequentare le lezioni e provare a coronare il suo sogno: “vorrei lavorare in banca”.

Prima della mobilitazione che ha portato alla modifica, erano state provate anche altre strade per cercare gli originali del diploma. La sua domanda era stata respinta dal Tar, spiegano gli avvocati Ettore Nesi e Mattia Capecchi. Il ricorso al Consiglio di Stato aveva permesso di provare a ottenere i documenti attraverso “il ministero degli Esteri” che e’ riuscito ad avere una conferma che quel diploma “astrattamente” esiste, “ma nessuno in quella zona del Camerun si azzarda a fare verifiche dirette”, dicono i legali. Solo la modifica dello statuto poteva permettergli l’iscrizione. Dei non sa se altri studenti
stranieri seguiranno la strada del 24enne: “le iscrizioni si apriranno a settembre, vedremo. In ogni caso non e’ tanto importante la quantità della platea coinvolta, ma la qualità dell’operazione. Fosse anche solo per uno studente è fondamentale – conclude il rettore – che il diritto allo studio sia garantito”.

 

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