Si sta facendo sempre più incandescente il dibattito sulla variante Ginori, approvata dal Consiglio comunale di Sesto Fiorentino durante la seduta di martedì 5 novembre.
Questo il duro commento del Partito Democratico:
“La variante urbanistica dell’area Ginori non ha niente a che vedere con il salvataggio dell’azienda e dei suoi 250 lavoratori. Infatti i posti di lavoro sono stati salvati, oltre che dalla dura lotta condotta dai lavoratori e dall’impegno dell’azienda Ginori, dall’accordo del dicembre 2017, che ha avuto come protagonista il ministro Calenda del Governo PD ed a cui hanno partecipato la Regione Toscana e il Comune di Sesto Fiorentino.
La variante urbanistica non riguarda i terreni su cui insiste lo stabilimento, che sono già di proprietà dell’azienda, ma i terreni posti a fianco del Museo.
A questo proposito ringraziamo UniCoop Firenze che, acquistando tali terreni, ha dato un contributo importante e decisivo all’accordo stesso. Tutto ciò comunque non autorizza a riempire quei terreni con 10.000 mq di superficie edificabile, come hanno previsto il Sindaco Falchi e la sua maggioranza, senza ascoltare le proposte del PD e di altre forze di opposizione che sono assolutamente ragionevoli. Infatti il PD era disponibile ad approvare una variante urbanistica con spazi più razionali e adeguati, ed era disposto ad approvare quanto previsto dall’accordo, non il doppio delle superfici.
In realtà, nella variante esiste la previsione di due strutture commerciali, oltre alle abitazioni, e non si tiene conto del necessario equilibrio che dovrebbe sussistere tra la struttura pubblica del Museo e la necessità, evidente e documentata, di sviluppo dello stesso. Inoltre nella variante è stata ignorato completamente il rapporto con il contesto urbano complessivo ed in particolare le relazioni con il centro cittadino e le sue strutture commerciali, già peraltro pesantemente colpite dalla crisi economica.
Alla luce di quanto sopra e dopo altre note vicende non proprio positive, come ad esempio il taglio degli alberi in viale XX Settembre, la Giunta Falchi che si autodefiniva ambientalista si è rivelata con una vocazione cementificatrice.
A questo punto l’impegno della Partito Democratico di Sesto Fiorentino sarà quello di mantenere il suo costante e forte impegno per monitorare gli sviluppi progettuali nella zona, portando proposte costruttive e opponendoci ad ogni tipo di idea che contrasti con il bene per la città“.
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