“Un percorso di ristrutturazione che va a colpire il cuore di un’azienda in cui non si ravvisa nessuna strategia aziendale di prospettiva. Svilendo la parte stilistica e di design, Guess va ad annullare il valore aggiunto del Made in Italy, la creatività, con metodi di contrattazione individuale che lasciano esterrefatti. Il nostro impegno è quello di mantenere alta l’attenzione delle istituzioni, perché vi sia un intervento forte e da questa crisi si possa uscire con soluzioni credibili”.
Lorenzo Zambini, candidato del Pd, con il sostegno di Partito Socialista e Popolari per Sesto, alle primarie del Centro-sinistra di Sesto Fiorentino, ha incontrato questa mattina i dipendenti della Guess, nel corso di un presidio nello stabilimento dell’Osmannoro. Nei giorni scorsi la multinazionale aveva comunicato al personale la volontà di spostare una parte delle produzioni a Lugano, in Svizzera, mettendo a rischio una novantina di posti di lavoro, su circa 200 complessivi.
“La localizzazione fiorentina ha un valore aggiunto per una griffe della moda – commenta Zambini – che Lugano non potrà mai avere e non si vedono neanche particolari vantaggi da un punto di vista di costo del lavoro, se non quelli di rinunciare all’alta qualità garantita dal presidio fiorentino, per posizionarsi su segmenti produttivi di livello inferiore”.