Via libera a maggioranza (votano a favore Pd e Fdi, contrari Lega e Sì-Toscana a sinistra) in commissione ambiente, guidata da Stefano Baccelli (Pd), alla proposta di risoluzione per la variante automatica al Pit (Piano di indirizzo territoriale). Una procedura prevista all’articolo 9bis della legge sul governo del Territorio (65/2014), resasi necessaria per la “non conformità urbanistica” del Masterplan 2014-2029 di Peretola, e che permetterà al presidente della Giunta di esprimere parere favorevole nella conferenza di servizi per l’ampliamento dell’aeroporto prevista a dicembre.
Due i punti di scostamento: il perimetro del parco urbano di Castello così come sancito dalla variante urbanistica approvata in via definitiva a novembre, e un pezzo a Ovest, direzione Prato, del Parco agricolo della Piana. La proposta di risoluzione (al voto dell’Aula questo pomeriggio, martedì 20 novembre) non interviene sul Pit come integrazione al Piano paesaggistico, ma nella deliberazione del Consiglio regionale 61/2014 (relativa alla definizione del Parco agricolo della Piana e per la qualificazione dell’aeroporto di Firenze) che tuttavia sopravvive solo in parte. La sentenza del Tar 1310/2016 ne ha, infatti, annullato i contenuti riferiti all’aeroporto di Peretola.
La variante automatica al Pit diminuirà la superficie del Parco agricolo della Piana di circa 9 ettari sui 7mila complessivi perché rientrano nel “sedime aeroportuale”. Il parco urbano di Castello invece, perderà circa 18/19 ettari sugli 80 previsti perché il verde pubblico inizialmente previsto dal Pit non trova più applicabilità.
In sede di illustrazione il presidente Baccelli ha rilevato che “la proposta di risoluzione è tranchant. Si tratta di esprimersi a favore o contro la realizzazione dello sviluppo aeroportuale di Firenze richiamando precedenti risoluzioni del consiglio”. Tra questi anche la risoluzione del 25 novembre 2015 firmata dallo stesso presidente di commissione insieme al capogruppo Pd, Leonardo Marras, e poi richiamata in un atto più recente (luglio 2018). “L’idea è sempre quella di un unico sistema aeroportuale toscano mantenendo specificità territoriali e funzionali” ha spiegato Baccelli ricordando la vocazione a city airport per Firenze e di scalo per voli low cost a Pisa.
Nella proposta di risoluzione c’è anche uno specifico riferimento al ponte di Signa e ai collegamenti viari e in particolare perché il dibattito pubblico “sia portato avanti senza interruzioni”.
In sede di dichiarazione di voto il capogruppo Sì – Toscana a sinistra, Tommaso Fattori, ha confermato una posizione “già nota. “La commissione cerca di salvare per quanto possibile la forma, ma resto francamente sconcertato”. Secondo Fattori su un’opera e un progetto “così importanti” il procedimento partecipativo “deve essere attivato”. “Si tratta di una sovrascrittura della programmazione urbanistica non solo comunale, ma addirittura regionale” ha concluso.
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