Aeroporto, l’Università fa ricorso. Nardella: “Così finisce il dialogo”

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Aeroporto e Polo scientifico, l’Università va alla guerra. Proprio quando, alla fine dello scorso anno, il dialogo tra Palazzo Vecchio, Regione e ateneo sulla nuova pista sembrava potesse ripartire con un tavolo di trattativa allargato ai prof, i legali di piazza San Marco depositavano un ricorso legale contro la variante al Pit, l’atto con cui a luglio scorso la Regione Toscana ha dato il via libera alla nuova pista dell’aeroporto. Non un atto destinato al Tribunale amministrativo regionale ma un ricorso straordinario al presidente della Repubblica, presentato lo scorso 30 dicembre e già notificato sia ad Adf, la società che gestisce lo scalo, che alla Regione.
L’iniziativa è stata adottata a tutela del Polo scientifico di Sesto Fiorentino secondo le indicazioni espresse dagli organi di governo dell’ateneo, confidando che possano essere individuate soluzioni praticabili per il potenziamento dell’aeroporto senza pregiudicare le attività universitarie“, spiegano ieri (giovedì 15 gennaio, ndr) dall’ateneo. E di colpo uno scontro istituzionale che sembrava sopito si riapre in maniera fragorosa. Con il sindaco Dario Nardella, che lo scorso 14 dicembre aveva teso la mano al rettore invitandolo al tavolo delle trattative sulla nuova pista, che immediatamente dismette i panni del pacificatore: “L’apertura al dialogo mia e del presidente della Regione Enrico Rossi era legata ad evitare contenziosi, com’è stato fatto per Prato e gli altri Comuni. Ma è difficile tenere insieme la strada del contenzioso con quella della cooperazione istituzionale“, sbotta il sindaco. Come dire che quell’offerta di dialogo formulata apertamente dopo l’allarme dell’ateneo, se così restano le cose, può già considerarsi chiusa. E il conflitto che per anni ha fermato la nuova pista di Peretola può tranquillamente ricominciare.
È una specie di punto e a capo. Perché dopo l’allarme lanciato da Tesi (il rettore, ndr) lo scorso 12 dicembre — una lettera a Repubblica in cui il rettore parlava del rischio che la nuova pista da 2.400 metri possa di fatto costituire uno stop allo sviluppo ma anche alle normali attività di ricerca della cittadella dei numeri primi a Sesto Fiorentino — l’apertura al dialogo nei confronti dell’ateneo era stata netta. Sia da parte di Nardella che da parte della Regione. Certo, il numero uno dell’Università, proprio in quella lettera, aveva espressamente dichiarato che l’ateneo stava «valutando ogni possibile iniziativa sia di tipo giuridico che di tipo amministrativo a tutela del Polo scientifico e del suo sviluppo». Per questo ieri dal rettorato spiegavano che le carte bollate non sono da intendersi come una sfida alle istituzioni: “Nardella sapeva bene che per noi la strada giudiziaria rimaneva aperta anche dopo l’invito al tavolo“. E invece il sindaco non sembra averla presa così: ricorso e collaborazione sono incompatibili.
I vertici di Adf ieri (giovedì 15 gennaio, ndr) non sembravano allarmati alla presentazione delle nuove rotte Vueling da Firenze a Olbia (dal 22 giugno all’11 settembre due voli a settimana a partire da 36 euro) e del resto nella società che gestisce lo scalo si ricorda sempre che alla fine la procedura amministrativa può sempre essere risolta da una decreto della presidenza del Consiglio. Eppure ora arriva la nuova mossa di Tesi. Cosa comporta un ricorso al presidente della Repubblica? Nessuna sospensiva del Pit è a quanto pare possibile. Alla fine di un iter molto complicato e lungo più di un anno certamente l’atto può però essere annullato.

Fonte: La Repubblica

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