Calenzano, le pari opportunità si imparano da piccoli

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Comune di Calenzano

Un concorso per le scuole medie, letture animate per i più piccoli e una conferenza spettacolo. È il programma promosso dal Comune di Calenzano per celebrare la giornata mondiale contro la violenza sulle donne del 25 novembre.

Sul tema delle pari opportunità – ha commentato l’Assessore Lara Burberil’Amministrazione già da diversi anni organizza iniziative rivolte ai bambini e ai ragazzi delle scuole. Proprio perché siamo convinti che una lotta efficace agli stereotipi più radicati debba iniziare da piccoli e debba svolgersi soprattutto nella scuola, perché è parte importante della formazione dei futuri cittadini”.

Per le scuole medie è stato organizzato un concorso dal titolo “Donne e uomini nella storia e nell’attualità: contro ogni stereotipo”. I ragazzi dovranno costruire un elaborato che faccia emergere figure femminili o figure maschili, che si sono distinti in vari campi (scienza, storia, arte, musica, cinema, sport, letteratura, educazione, politica ecc), sfatando lo stereotipo secondo cui certi ambiti sarebbero appannaggio esclusivo degli uomini e certi altri delle donne.

L’avvio del concorso sarà preceduto da un incontro delle classi aderenti al progetto, il 25 novembre alle 14.30 a CiviCa, nel quale la dott.ssa Irene Biemmi pedagogista dell’Università di Firenze, introdurrà i ragazzi al tema dei condizionamenti di genere. primi cinque classificati riceveranno premi in corsi di laboratorio didattico-scientifico e libri.

Ai più piccoli invece si parlerà di pari opportunità tramite letture animate. Il 25 novembre, alle 17 a CiviCa, si leggeranno brani del libro “Non chiamatemi secchione” di Irene Biemmi, sul tema del rapporto tra i ragazzi e la scuola contro ogni discriminazione. Le letture sono adatte ai bambini tra i 6 e gli 8 anni.

Il progetto si conclude il 16 dicembre, con la conferenza spettacolo “RosaCeleste dalla parte delle bambine e dei bambini”, con l’attrice Daniela Morozzi. Lo spettacolo, che si terrà alle 21 a CiviCa, è rivolto sia ai ragazzi che ai genitori e tratterà il tema degli stereotipi di genere, con particolare riferimento alla scuola. L’idea infatti è nata da un progetto svolto proprio nelle scuole di Calenzano, in cui si chiedeva ai bambini di scrivere se erano mai stati chiamati “maschiaccio” o “femminuccia”. È stata la lettura di queste esperienze a far nascere l’idea dello spettacolo, che sta girando tutta la Toscana ed è già stato proposto nelle province di Lucca e Massa Carrara.

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